La fauna batterica, 6-8 dicembre Nuovo Teatro San Paolo
Di Antonio Casto
Regia Lisa Recchia
Venerdì 6 Dicembre ore 20:30
Sabato 7 Dicembre ore 20:30
Domenica 8 Dicembre ore 18:00
Gli spettacoli inizieranno 30 minuti dopo l’orario indicato
Acquista o prenota la tua poltrona alla biglietteria ai numeri 0655340226 e 3711793181
Con Simone Carchia, Mauro Corso, Fabiana Del Prete, Federica Di Cola, Federica Di Lascio, Cleofe Giambenedetti, Simona Leone, Cristina Ramundo e Camilla Ribechi
Aiuto Regia Patrizia Guardati
Movimenti Coreografici Giorgia Valeri
Scene e Costumi Angela Di Donna, Mariagrazia Iovine e Giorgia Rauccio
Assistenti Scene e Costumi Lara Cannito e Joyce Giordano
Sigla “Giallo Ittero“ di Papadia – Guitarmando, interprete Mary Rosada
La fauna batterica è il quarto spettacolo della stagione teatrale 2019-2020 del Nuovo Teatro San Paolo, che porta il titolo programmatico di “Belli Lunghi”. Dopo quattro stagioni della Rassegna “Belli Corti”, selezione di corti teatrali, che ha riscosso un enorme successo di pubblico e partecipazione da parte di nuovi autori emergenti, il Nuovo Teatro San Paolo ha aperto le porte a testi teatrali di durata tradizionale, ma non tradizionali nel contenuto.
Sono stati letti e apprezzati oltre 400 testi da un gruppo di professionisti con esperienza pluridecennale in ambito teatrale, e sono stati selezionati 8 lavori, che saranno portati in scena dai migliori registi del Nuovo Teatro San Paolo.
“Belli Lunghi” sono testi drammatici, ironici, grotteschi, e ciascuno nel proprio registro offre uno spaccato della realtà contemporanea diretto e immediato, in cui il pubblico si riconoscerà senza compiacimenti e velleità intellettuali. :
Scrive Antonio Casto, autore de La fauna batterica: “Non vedo l’ora che il Nuovo Teatro San Paolo metta in scena ‘La fauna batterica’. Sono contento che questo testo continui ad ottenere successo dopo la selezione di una sua porzione al “Belli Corti” di questo stesso anno e la vittoria al Play with food Festival di Torino. Mi piace che venga trattato in modo narrativo e tutto sommato ironico un tema che sotto tantissimi punti di vista sta diventando un fardello a livello mondiale. E mi diverte pensare che il pubblico sarà costretto ad affrontare l’argomento e a subirlo a suon di ossessioni e assurdità”.
Lo spettacolo affronta, attraverso i toni della commedia e del surreale, una tematica assai pressante ai giorni d’oggi: l’ossessione per il cibo, vissuto non più come mero mezzo di sostentamento e veicolo di piacere, quanto piuttosto come fenomeno modaiolo al servizio del marketing e del profitto. Ormai lo scopo non è più la semplice nutrizione, ma l’affermazione di uno status-symbol: non siamo più ciò che mangiamo, ma siamo ciò che mostriamo di mangiare, nella smania di esibire la scelta più consapevole e coerente rispetto a principi astratti. Come il testo mette eloquentemente in luce, questa ossessione si trasforma in distruzione: dell’ambiente, di ogni principio etico (la passione del biologico dei pochi a scapito della sottoalimentazione dei molti) e, in ultima analisi, di ogni logica di base.
Viale di San Paolo, 12 – Roma
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