La difesa e la valorizzazione del grano duro nel Lazio
Per i Consiglieri firmatari della mozione, Luciani, Fontana, Peduzzi, “dai primi raccolti si prevede un salasso della produzione di grano duro in Italia e nella Regione Lazio. Secondo le stime meno 40% della produzione su base nazionale, un calo dei prezzi del 45% e totale incapacità del Governo a dare risposte! L’art 68 può essere uno strumento importante per il grano duro ma la proposta avanzata dal Governo alla Conferenza Stato Regioni è del tutto insoddisfacente! Grave aver eliminato qualsiasi forma di aiuto accoppiato al grano duro e la cancellazione delle Regioni dell’Italia Centrale da qualsiasi aiuto anche in forma disaccoppiata. Sarebbe utile che il Presidente della Regione Lazio, L’ Assessore Valentini premano affinché l’aiuto ai produttori che applicano l’avvicendamento triennale venga almeno raddoppiato e che le regioni dell’Italia centrale vengano inserite alla pari delle regioni meridionali tra le zone che possano beneficare del premio riservato ai produttori che praticano l’avvicendamento triennale. Ricordiamo che Il Lazio ha già avuto quest’anno un crollo della produzione di grano duro pari al 53% e con un abbandono del 62% degli ettari coltivati. Il provvedimento avanzato dal Governo sull’ art 68, la mancanza di un Piano Cerealicolo, la follia dell’industria di trasformazione nel ricercare grano a basso costo su scala planetaria, stanno piegando in maniera definitiva una produzione importante per il suo apporto dal punto di vista economico, sociale, culturale, ambientale e paesaggistico”
Sinistra e Libertà
Lazio
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