‘La cura del gorilla’ piace sempre
La cura del gorilla
Sandrone Dazieri
9788806182694
Einaudi
Prezzo: € 11,50 e-book disponibile NO
Copertina:
La scrittura di Sandrone Dazieri, sorvolando sul genere noir del suo racconto, è acqua di fonte che scorre alla lettura (o whisky liscio nel caso specifico?) ma lasciando di se ampia traccia: costruisce storie fluide, ricche di morale, ma senza prediche, frasi melense, retorica, con dialoghi vivi e scene credibili, e certo non lo scriviamo noi, qua, per la prima volta.
Ne sono testimoni le pile di libri, sempre ben rimpinguate in libreria, a più di dieci anni dall’uscita di questo titolo che, resistendo alle maglie colabrodo/dimenticatoio del setaccio, a volte indegno, che si porta via titoli belli e importanti da ogni libreria o catena libraria in men che non si dica, si conserva tra i ‘più venduti’ vivo e vegeto. Sandrone/Socio, già interpretato da Claudio Bisio nell’omonimo film del 2006 non proprio passato alla storia del cinema (più per difficoltà di adattamento dal testo, sembrerebbe), vivono nell’unico corpo del Gorilla, un buttafuori, che ne prende sempre tante perché decide di impicciarsi di casi nei quali, senza false modestie, sente che c’è bisogno del suo aiuto, per quella sympatheia pura che riesce ancora a provare per la specie umana in generale e, di più, se di genere femminile. L’albanese ritrovato trucidato nell’appartamento di una recente, riottosa amica, Vera, è il caso che Sandrone adotta stavolta, assieme a quello ufficiale dell’imprenditore Scotti, ignaro di pagare anche per altre investigazioni, che teme attentati dinamitardi alla sua personcina (umorismo da caserma, risata alla Pietro Gambadilegno). Nel mezzo: Milano, Cremona, Torino e i murazzi, un rave party, botte da orbi, una russa dai capelli verde lattuga, una ragazzina sexy che si fa passare per maggiorenne e umanità varia mai stanca di essere umana, vicina, partecipe, costi quel che costi. Dazieri è un’avventura linguistica e altrettanta avventura scorre fra le sue righe. Se andate al mare e non l’avete ancora letto, non lasciatelo a casa, basta ricordare che non è proprio, solo, un libro da ‘ombrellone’ con un primo capitolo dal titolo ‘Samba per flebo e torrone’. (Serena Grizi)
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