La corsa che salva la vita
È stato presentato a Frascati il libro “Corri. Dall’inferno a Central Park” nel quale Roberto di Sante affronta il tema della depressione e indica la strada per superarla. All’incontro anche i rappresentanti del network territoriale “Castelli Romani” dell’Ordine degli Psicologi del Lazio
di Tiziana Mastrogiacomo
C’erano anche i rappresentanti del network territoriale “Castelli Romani” dell’Ordine degli Psicologi del Lazio alla presentazione del libro di Roberto Di Sante “Corri. Dall’inferno a Central Park”, avvenuta sabato scorso a Frascati presso l’auditorium delle Scuderie Aldobrandini. Sul palco con l’autore, ex giornalista de Il Messaggero, c’era infatti Daniela Olivieri, psicoterapeuta e psicologa dello sport che, grazie all’esperienza al fianco degli atleti, ha dato un contributo mirato alla discussione.
In sala era presente anche Ilaria Botti, referente del network territoriale “Castelli Romani”, un gruppo di psicologi professionisti che condivide idee, competenze, esperienze ed ama divulgare la cultura psicologica proprio attraverso la partecipazione ad eventi che hanno l’obiettivo di facilitare il rapporto tra l’Ordine degli Psicologi, le Istituzioni e i cittadini.
L’incontro, presentato da Giampiero Cacciato, si inseriva all’interno dell’evento “Corri, da villa Torlonia alle stelle”, organizzato dal Comune di Frascati, guidato da Roberto Mastrosanti. Sul palco erano presenti l’assessore alla Cultura, Emanuela Bruni, e quello alle Politiche Sociali, Alessia De Carli.
Il libro, edito da ultra novel, affronta la storia di un giornalista famoso che, ad un certo punto della vita, perde tutto e viene colpito dalla depressione, fino a tentare il suicido. Di Sante, che giornalista lo è stato davvero, ha affermato che “la storia è per la maggior parte autobiografica” e grazie alla corsa è riuscito a superare la malattia per tornare a nuova vita. Nel corso degli anni, infatti, ha partecipato a tantissime maratone nazionali ed internazionali, conoscendo il mondo dei runners e la loro solidarietà che, insieme alla sua forza interiore e alla psicoterapia, gli ha fatto superare la depressione. “La depressione è una malattia e come tale va affrontata – ha sottolineato -. Non bisogna vergognarsene, ma chiedere sostegno a chi può davvero aiutarci”.
“Ho iniziato a correre per scappare dagli incubi, ora corro per inseguire i sogni”, scrive Di Sante, che ha messo la sua vittoria nero su bianco, a disposizione di tutti. Di chi ha avuto davvero la depressione, di chi l’ha superata, ma soprattutto di chi ancora non è riuscito a farlo perché è troppo fragile o non consapevole della propria condizione. L’importante è trovare una passione e coltivarla, senza avere paura di realizzare i propri sogni perché, troppo spesso, proprio la loro mancata realizzazione produce ansia e frustrazione.
“La consapevolezza è il primo passo verso la guarigione – ha spiegato la dottoressa Olivieri -. È necessario capire di avere un problema e non sottovalutarlo. Recuperare la propria identità corporea rappresenta invece il momento successivo alla consapevolezza perché attraverso lo sport, e il movimento in generale, è possibile recuperare le sensazioni e le emozioni che non si provavano da tempo. Qualsiasi sport va bene, l’importante è uscire dal malessere che sembra non dare via di scampo. Se la depressione causa aggressività potrebbe essere utile incanalarla in attività come il combattimento, se produce asocialità meglio preferire sport di squadra”.
All’incontro hanno partecipato anche il decano dei runner di Frascati, Sergio Molinari; il presidente della Condotta Slow Food Frascati e Terre Tuscolane, Stefano Asaro; i responsabili di diverse associazioni culturali dei Castelli romani e delle associazioni sportive del territorio che hanno proposto la candidatura di Roberto Di Sante per il premio “Miglior atleta dell’anno” del Comune di Frascati.
“Dal punto di vista sportivo – ha risposto il consigliere comunale delegato alla Scuola, Paola Gizzi – il nostro Comune è rappresentato a livello nazionale ed internazionale da molti giovani atleti”. Il riferimento era ai tanti sportivi che le ASD “Atletica Frascati” e “Frascati Scherma” sfornano con regolarità. Presso quest’ultima associazione, tanto per fare qualche nome, si allenano gli olimpici del fioretto Daniele Garozzo, Valerio Aspromonte e Arianna Errigo. “Per Di Sante proporrei una menzione speciale non solo per i successi nello sport, ma anche per aver scritto un libro che ha aiutato e aiuterà tante persone ad affrontare e superare i propri limiti”.
nella foto: Roberto di Sante con Ilaria Botti e Daniela Olivieri.
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