La Compatrum a Gubbio
La giornata è stata aperta da un’interessante visita guidata della città di Gubbio; attraverso vicoli e piazze i componenti delle diverse bande hanno ripercorso i secoli di storia dell’antico borgo soffermandosi soprattutto su quella che è stata l’attività comunale nel 1200. Dopo un pranzo offerto dall’organizzazione in un antico locale, le diverse bande hanno riempito Gubbio con le loro note ed hanno portato la festa in ogni singola casa.
I gruppi sono stati accolti nella suggestiva piazza dei Consoli, che si apre sull’articolata vallata sottostante, dall’esibizione dei bravissimi sbandieratori di Gubbio e lì si sono sistemati per dare vita ad un concerto. La caratteristica di questa manifestazione è proprio questa: le bande non si esibiscono singolarmente, ma si uniscono in un’unica grande orchestra. Il programma proposto è stato vario: marce, arie tratte da opere liriche, medley di canzoni dello Zecchino d’oro per conquistare anche i più piccoli. Considerando che ogni banda aveva provato i pezzi singolarmente, ognuna con il proprio maestro nella propria scuola di musica, si può dire che l’esecuzione dei circa trecento musicanti è ben riuscita ed ha coinvolto le numerose persone presenti nella piazza. Per concludere le note dell’inno di Mameli si sono alzate proprio verso il palazzo dei Consoli, simbolo dell’indipendenza comunale quando gli imperatori tedeschi rivendicavano la loro sovranità sull’Italia. Dopo i doverosi ringraziamenti e gli scambi di doni ogni complesso si è rimesso in viaggio verso la propria città portando con sé il ricordo di una giornata sicuramente interessante e divertente.
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