La Commissione europea e grandi chef incoraggiano il consumo sostenibile di pesce e frutti di mare
La Commissione europea ha avviato “Il mare in bocca“, una nuova campagna sui social media in cui grandi chef incoraggiano il consumo di pesce e frutti di mare catturati o prodotti in modo sostenibile. La campagna arriva in un momento in cui pescatori e acquacoltori si trovano ad affrontare l’impatto economico delle misure sanitarie legate alla lotta contro la pandemia di COVID-19, come i vari blocchi o la chiusura di ristoranti e servizi di ristorazione, che rappresentano i principali sbocchi per i loro prodotti.
Con questa campagna la Commissione intende anche sensibilizzare i consumatori all’importanza del consumo locale, stagionale e sostenibile. Se prodotti o catturati correttamente, pesce e frutti di mare possono occupare un posto importante in una dieta sostenibile, con un’impronta ambientale e di carbonio molto più bassa rispetto alla maggior parte delle proteine animali di origine terrestre.
Il Commissario europeo per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, ha dichiarato: “La responsabilità dei consumatori è fondamentale per conseguire abitudini più sostenibili. Collaborando con alcuni degli chef più famosi d’Europa, vogliamo sensibilizzare i consumatori all’importanza che le scelte individuali quanto a prodotti ittici hanno per la salute dei mari, e al tempo stesso vogliamo sostenere i produttori acquicoli dell’UE e appoggiare il recupero sostenibile delle nostre zone costiere.”
Nei prossimi tre mesi i migliori chef di nove paesi dell’UE (Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Spagna) condivideranno le loro ricette a base di pesce e crostacei. Altri paesi seguiranno alla fine dell’anno. Nel corso della campagna, la Commissione presenterà anche le sfide e le complessità del settore. Sin dall’inizio della pandemia di COVID-19, la Commissione ha adottato una serie di misure temporanee e mirate rivolte alle sfide che la comunità dei prodotti ittici deve affrontare, quali modifiche eccezionali e misure di flessibilità del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per una ridistribuzione semplificata delle risorse finanziarie.
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