"La chiusura dei voli nazionali "low-cost"
Walter Enrico Perandini – che piuttosto che rispettare le leggi dello stato annuncia di sospendere dal 23 gennaio i proprio voli nazionali, ricordo che da tempo il Comune di Ciampino ha portato in tribunale la compagnia aerea irlandese, la quale da sempre ha provato ad imporre le proprie leggi anziché rispettare quelle dello stato italiano”.
“Quella che l’a.d. cella compagnia aerea irlandese considera una minaccia – continua il Sindaco di Ciampino – è per le nostre popolazioni una opportunità: nel 2009 su Ciampino ci sono stati poco meno 10.000 movimenti aerei commerciali nazionali (29 giornalieri in media) con 900.000 passeggeri. Pochi giorni or sono, il Dipartimento di Epidemiologia della Asl regionale ha confermato quanto già diffuso da Arpa Lazio ad inizio anno, ovvero che per interrompere l’esposizione al danno per la salute dei cittadini, il numero di movimenti aerei giornalieri dello scalo va ridotto dagli attuali 162 (di cui 100 low-cost e 62 dell’aeroporto militare) a massimo 60. Ribadendo l’urgenza a provvedere a tale adeguamento della capacità dell’aeroporto, chiediamo al Ministro dei Trasporti e ad Enac che intanto per questi 30 slot non vi sia una interruzione temporanea decisa da Ryanair, ma una loro definitiva cancellazione da Ciampino con una riassegnazione sull’Aeroporto di Fiumicino, che nei giorni scorsi ha inaugurato una nuova pista”.
“Ha ragione Enac – conclude il Sindaco di Ciampino – a scrivere sul suo comunicato stampa che nessun vettore può operatore sul mercato domestico nazionale senza rispettare l’ordinamento vigente. Ci piacerebbe però che Enac applicasse questo principio sempre, e noi non crediamo che dall’avvento delle low-cost in poi ciò sia sempre accaduto all’aeroporto di Ciampino”.
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