La Chiesa ed il Monastero di Gesù e Maria ad Albano
Nel 1724 la notizia che alcune donne dette “le zitelle” vivevano sotto la protezione di Maria Maggiori, raggiunse il vescovo di Albano, Fabrizio Paolucci. L’intervento di quest’ultimo, affiancato alla bontà della principessa di Palestrina e ad una serie di donazioni, fece sì che la stessa Maria Maggiori potesse fondare l’ordine delle suore oblate di Gesù e Maria. La congregazione ebbe la sua prima sede in via Pancrazio, a cui se ne aggiunse successivamente una seconda dovuta all’incremento delle adepte. Donata da Pietro Paolo Marvilio, la nuova dimora era un palazzo che lo stesso benefattore aveva fatto costruire per sé all’interno delle terme di Celio Mario. Marvilio stesso acquistò anche una serie di case adiacenti all’edificio allo scopo di realizzare sullo stesso sito una chiesa. Priva di facciata propria e strutturata in paraste corinzie e trabeazione, l’edificio venne consacrato nel 1736. All’interno della chiesa la navata ed il presbiterio sono separati da un grande arco trionfale ornato nel sottarco con rosette e lacunari. La navata è dotata di una piccola cappella laterale e di un esiguo ambiente che ospita un gruppo scultoreo settecentesco di pregevole bellezza. Ad una fase successiva risale invece l’abside realizzata nel 1765. Questa ha una struttura tripartita con paraste corinzie che incorniciano l’altare principale e le aperture laterali. La decorazione interna della chiesa consiste in fasciature in stucco che contornano gli oculi ovali posti lateralmente.
L’altare della chiesa un tempo ospitava un pala probabilmente di Giovanni Cesarini, che, perduta, venne rifatta identica all’originale nel 1888. Anche le altre tele del Cesarini, in origine conservate nella chiesa, sono andata perse.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento