L’uomo che cade: come si rialza l’America
Titolo: L’uomo che cade
Autore: Don DeLillo
ISBN: *
Editore: Einaudi
Prezzo: €. 12,00
Copertina:
Descrizione: Anche per un cantore del postmoderno, interprete quasi simultaneo degli umori dell’America urbana e sub urbana, deve essere stato difficile guardare ad occhi aperti lo scenario ‘diverso’ disegnato dal crollo delle Torri Gemelle nel 2001. Solo nel 2008 (ed. tascabile del 2009), DeLillo, già autore di Americana, Rumore bianco, Mao II, attraverso L’uomo che cade è stato capace di raccontare, e lo ha fatto da par suo entrando nella quotidianità della famiglia di Keith e Lianne e del piccolo Justin.
Con il particolare che Keith, sopravvissuto al crollo del suo ufficio proprio all’interno del WTC, rientra a casa dopo un anno di separazione, portandosi dietro una valigetta non sua. La famiglia da ritrovare dopo la separazione e dopo gli eventi, la valigetta da riconsegnare (a chi?); la necessità di spiegare di spiegarsi, di continuare la vita per se, per i bambini e per gli spauriti anziani (Lianne lavora con un gruppo di malati di Alzheimer). Provare a ricostruire ciò che non può tornare come prima. Dall’alto, un performer spericolato e onnipresente interpreta ‘l’uomo che cade’: quello delle drammatiche foto che hanno fatto il giro del mondo; quello che in posa plastica e con la testa all’ingiù l’inconscio di molti non riesce ancora a collocare. Con DeLillo è possibile esplorare la coscienza di un popolo per cercare di capire cosa davvero è mutato a New York e nell’America tutta dagli eventi del 2001. Bin Laden diventa Bill Lawton (perché?), la vita degli attentatori ci diventa familiare fino all’ultimo istante…
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