L’italiano alla deriva
«La soluzione? Logica ed elementare. Bando ai sintagmi ‘normativa vigente’, ‘apposito cartello’, ‘uffici competenti’; l’aggettivo, del tutto inutile, va semplicemente espunto. A esigere l’allontanamento dell’intruso il neocartesianesimo (o il neoilluminismo) dei paladini di un funzionalismo risparmioso e geometrico che non ammette repliche». Cercasi Dante disperatamente – L’italiano alla deriva, di Massimo Arcangeli: 206 pagine, Carocci editore, di analisi e critica, al 2012, sulla patria lingua. Questa ora un’eccezionale penna stilografica’ per descrivere la realtà, l’immaginario, i sensi o le sensazioni
(i vezzeggiativi, le invenzioni o tripli salti verbali a scopo comico: Totò-Peppino docettero!). Ci sono pagine più rivolte ai ricercatori o agli studiosi professionisti qui, del campo linguistico o comunicativo; quelle più alla portata dei profani rendono bene e in modo ora gustoso gli attuali pro e contro di una lingua che ha come principale ostile il patrio utilizzatore, noi. Incontro e scontro di logiche di chi vuole e pretende un linguaggio sì, colto o curato, curato più e meglio il vocabolario, ma più ‘asciutto’, ‘al dente’ al punto giusto e chi invece (ancora troppi! Avvocati e politici od in testa, forza pubblica pure; pignoli della forma pura sterile) persevera, insiste a prendere le distanze dal parlare etichettato, a priori e con molti pregiudizi (ora indotti purtroppo), troppo ‘popolare o schietto’ comunque. La prospettiva e responsabilità dei giornalisti ed editori; della scuola, che dovrebbe investire magari più tempo nel far redigere temi e in classe, recensioni di libri e dunque sulla lettura in generale; far scrivere racconti o mini analisi espresse sull’attualità al pari dell’investimento sulla cultura matematica ed informatica. La moda-mania di utilizzare (abusare) dei termini forestieri. Un bel vademecum su una lingua ora purtroppo, naufraga in un oceano di interessi di natura economica, o sociale, che hanno come alfieri lingue tipo l’arabo, le lingue asiatiche o le africane.
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