Jonas Mekas Under the Shadow of the Tree
Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
A cura di Francesco Urbano Ragazzi
Padiglione de l’Esprit Nouveau | Piazza della Costituzione 11, Bologna
Finissage sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, h 15.00 – 18.00
Mostra promossa da Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano, Ambasciata di Lituania in Italia
Main project di ART CITY Bologna 2023
In collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia
Nell’ambito del programma Jonas Mekas 100!
Jonas Mekas, Under the Shadow of the Tree, veduta di allestimento, Padiglione de l’Esprit Nouveau, Bologna, 2023
Foto Ornella De Carlo
Bologna, 24 marzo 2023 – La mostra Under the Shadow of the Tree, inaugurata in occasione di ART CITY Bologna al Padiglione de l’Esprit Nouveau, che prosegue e si inserisce nell’ambito di Jonas Mekas 100! – programma internazionale di iniziative celebrative per il centenario dalla nascita di Jonas Mekas (Biržai 1922 – New York 2019) – si conclude con una serie di eventi di finissage che si terranno sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 dalle h 15.00 alle 18.00.
Curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi e promossa da Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia, in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, l’esposizione pone in dialogo l’edificio – prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie – con un corpus di opere che porta fuori dal grande schermo i diari filmici per cui Jonas Mekas è conosciuto.
Sabato pomeriggio, dalle h 15.00 alle 18.00 gli spazi espositivi de l’Esprit Nouveau ospiteranno un dialogo tra Giulia Simi, ricercatrice, autrice di Jonas Mekas. Cinema e vita (ETS 2022), Vincenzo Estremo, curatore del progetto di ricerca vincitore dell’Italian Council To get out of the deep black night, che parte dalla figura di Mekas per indagare la complessità delle relazioni tra cinema e arti, Paolo Simoni, direttore di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e Francesco Urbano Ragazzi, curatori della mostra.
Gli interlocutori introdurranno inoltre 100 Sound Fragments for Jonas Mekas, installazione sonora ambientale realizzata da Massimo Carozzi, che interverrà dal vivo con un mix di suoni d’archivio e di passaggi dal diario di Mekas I had nowhere to go, letti da Emidio Clementi e selezionati e tradotti da Giulia Simi. Per gli archivi sonori l’artista si è avvalso della collaborazione della musicista Laura Agnusdei.
Carozzi descrive come segue i contenuti del suo intervento di sonorizzazione:
“Rumori quotidiani, suoni della tradizione folklorica lituana, scampoli di conversazioni, interferenze, disturbi elettrostatici, ed estratti dai diari Mekas, popoleranno l’ambiente andando a comporre un paesaggio sonoro instabile ed erratico, ramificato nel tempo e nello spazio, come fu il percorso artistico e umano di Jonas Mekas”
100 Sound fragments for Jonas Mekas sarà replicato domenica 26 marzo, ultimo giorno di apertura, dalle h 15.00 alle 18.00.
Con la mostra Under the Shadow of the Tree, i curatori Francesco Urbano Ragazzi hanno riempito l’intero padiglione bolognese, come fosse una cassa armonica, dei suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. Momenti memorabili come le discussioni sul cinema tra Peter Kubelka e Stan Brakhage si succedono a canti e rumori quotidiani. Tutto diventa parte di una chiassosa sinfonia in cui i frammenti di epoche diverse si fondono in un unico e infinito presente.
L’albero che svetta al centro dell’architettura, attraversandone il soffitto, è invece l’elemento attorno a cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell’opera del cineasta. Sulle ampie finestre che danno luce all’edificio è stampata una serie di scansioni da pellicola che producono l’effetto di una vetrata policroma. Diventando superfici di proiezione, i fiori, le piante e i paesaggi immortalati nella serie fotografica si animano, testimoniando il costante esercizio di attenzione che Mekas si è impegnato a compiere con la cinepresa. È filmando la vegetazione che miracolosamente cresce a New York che il regista, profugo lituano negli Stati Uniti dal 1949, ritrova nella metropoli i boschi del proprio villaggio.
Quello dell’albero, però, è un motivo che non ha un significato solo. Mekas paragonava infatti il cinema stesso a una pianta rigogliosa di cui i filmmaker indipendenti rappresentavano le foglie più alte. Ecco allora che alcuni documenti tratti dall’archivio dell’artista mettono in pagina questa metafora. Le ramificazioni tracciate dalla mano di Mekas schematizzano la sua personale storia del cinema d’avanguardia, ma descrivono anche gli sforzi compiuti per promuoverla attraverso istituzioni come New American Cinema Group, Film-makers’ Cooperative e Anthology Film Archives, di cui l’artista fu fondatore.
A costellare il percorso di mostra ci sono infine disegni, film e video che riflettono la multiforme opera di Mekas nel suo intreccio di poetico e politico. Se il cinema del filmmaker è stato descritto come un atto di resistenza al gigantismo di Hollywood, queste opere ce lo mostrano come un instancabile lavoro di ecologia dei media e delle immagini. Nelle opere di Mekas i momenti più piccoli e insignificanti dell’esistenza vengono glorificati come l’essenza del mondo.
L’ingresso al finissage e alla mostra è libero fino a esaurimento posti.
Al MAMbo è inoltre visibile fino al 31 marzo l’installazione-video Home Movies 100, che consiste nella programmazione quotidiana di un film o frammento d’archivio girato in quello stesso giorno nel corso del secolo breve del cinema in formato ridotto. Nella selezione dei 365 film sono inclusi i materiali d’archivio di alcuni cineasti sperimentali e artisti italiani degli anni ‘60 e ‘70, oltre a un contributo girato dallo stesso Jonas Mekas. Ciascuno dei 365 frammenti di Home Movies è sonorizzato ad hoc e la sonorizzazione del mese di marzo è a cura di Guglielmo Pagnozzi.
Questa nuova fase dell’Almanacco inaugura una modalità di diffusione di Home Movies 100 oltre il web che finora ha caratterizzato il progetto. Il MAMbo è la prima tappa dell’Almanacco nei luoghi espositivi e negli spazi pubblici ma nei prossimi la diffusione dei contenuti sarà ampliata interessando altri luoghi e facendo così circolare un progetto che è da una parte un unicum del riuso filmico e dall’altra rappresenta una vera e propria sfida d’archivio: raccontare un secolo in un anno, trovando esatte corrispondenze giorno dopo giorno.
Home Movies 100 è un progetto di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia ETS realizzato in collaborazione con Kiné società cooperativa. Con il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Emilia Romagna – Emilia Romagna Film Commission. Con il patrocinio del Comune di Bologna. Con il sostegno di Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop.
Informazioni generali:
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
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Silvia Tonelli – Tel. +39 051 6496620 e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it
Con la collaborazione di Ornella De Carlo
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