Je suis l’autre. Giacometti, Picasso e gli altri. Il Primitivismo nella scultura del Novecento
Roma – Sino al 20 gennaio 2019, presso le Terme di Diocleziano, vengono presentate al pubblico 80 opere di grande importanza, tra sculture di grandi maestri del Novecento e capolavori di arte etnica. “Un’arte rivelatrice di tensioni e bisogni profondi dell’individuo, in grado di entrare senza paura nel mondo del mito e nella sfera dell’utopia, anche quella politica. Almeno tre intere generazioni di artisti aderirono al Primitivismo, soprattutto in virtù di un percorso di ricerca personale. Nel volgere di pochi decenni gli aspetti esteriori delle cose furono così travolti dall’irruzione d’inusitati generi d’arte, che non soltanto schematizzavano o deformavano i corpi, sino a renderli irriconoscibili, ma che – componendo insiemi prima ignoti – andavano in qualche modo autonomamente in cerca del proprio significato. La scultura della prima metà del Novecento dovette combattere tenacemente per affermare che la fedeltà all’apparenza non poteva essere più considerata a priori la misura dell’arte. Sculture che, liberatesi definitivamente da ogni inibizione ideologica, incarnavano entità che cercavano un proprio principio di giustificazione. Fu un tormento che trovò nella materia stessa il suo fondamento primario e, al contempo, fu una liberazione che affrancò per sempre la scultura occidentale dal conformismo della fisionomia”. E così i grandi Maestri delle Arti del ‘900 si cimentano con un’arte espressiva diversa, talvolta difficile, eppure come origine del Mondo nella sua interezza. Nomi di calibro, quali Giacometti, Fontana, Man Ray, Picasso, Dubuffet, Pomodoro, Manzoni, Marino, Braque e tanti altri ancora, introducono i visitatori ad una dimensione misteriosa, molteplice, talvolta onirica della genesi. Lasciando un segno indelebile nella memoria del qui ed ora ed altrove nello spazio e nel tempo.
Per maggiori informazioni:
Terme di Diocleziano, Viale Enrico de Nicola, 76, tel. 06.39967700
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