Notizie in Controluce

Alcuni fotogrammi, realizzati furtivamente, riprendono un politico di primissimo piano mentre in privato si abbandona a imbarazzanti debolezze personali. È toccato a Berlusconi prima, è toccato a Marrazzo poi, ma l’impianto generale è esattamente il medesimo e le avverse parti politiche si sparano a vicenda coi fucili caricati a pallettoni di fango. Così non ne usciremo mai vivi, almeno finché fra le parti continuerà il muro contro muro del «io sono più puro e immacolato di te». È un errore madornale. Per voltare finalmente pagina occorrerebbe che tutti, dico tutti, costoro ammettessero onestamente di poter essere deboli e fallaci, esattamente come tutti gli esseri umani e quindi come tutti i cittadini che rappresentano, senza pretendere di ergersi a moralisti da operetta.
Forse sarebbe il caso di ricordarsi meglio d’una celebre poesia di Trilussa, “Er testamento de Meo”, nella quale il protagonista fra i suoi vari lasciti (del tutto metaforici) dichiara di cedere volentieri “er pudore de li tempi antichi / a un vecchio professore moralista / che per coprì le porcherie più in vista / spojava tutti l’alberi de fichi, / ma alla fine, rimasto senza foje, / lasciò scoperte quelle de la moje“. Insomma, finiamola con l’ipocrisia e il perbenismo di bottega. Preso quindi atto che tutti, e ripeto “tutti”, potremmo inciampare nelle escort, nei trans e quant’altro, allora potremo finalmente cominciare ad occuparci approfonditamente delle questioni più serie del nostro Paese. Parliamo di lavoro, di economia e di futuro per i giovani. E se ci fosse poi un politico veramente in grado di creare sicuro benessere sociale, a noi ben poco importerebbe che quel tale nel suo privatissimo si diverta con Patrizia la barese o con Brenda il brasiliano.