Istantanee da Amatrice (e dintorni)
Inaugurata la cosiddetta Area Food in quel di Amatrice, (detesto l’inglesismo ma ne scrivo un’altra volta magari), andiamo a vedere com’è. Assieme a tanti abbiamo avuto lo stesso pensiero e anche se non s’incontra traffico per la strada, quando arriviamo ad una delle rotatorie del percorso alternativo che conduce al comune devastato dai terremoti dello scorso anno, attraversando una parte delle sue 69 frazioni, apprendiamo dal conducente d’un fuoristrada che i ristoranti riaperti hanno prenotazioni fino alle 18.00 (sono circa le 13.00). Si decide di tornare indietro non prima d’aver dato una scorsa all’intorno: al centro della rotatoria una paiolo di rame lustro, simbolo di queste belle terre, attorno ancora macerie e polvere e ci sopraffà la commozione.
Dopo qualche chilometro una strada tra querce magnifiche ci accompagna sulla riva verde del lago azzurrissimo di Scandarello. C’è un furgone ristorante, belle tende bianche da sole riparano la riva più lontana, panoramica, si mangia gricia e, nemmeno a dirlo, amatriciana. La compagnia è allegra, assortita com’è di motociclisti, turisti, locali che festeggiano il compleanno d’un bimbetto con tanto di grande torta. I proprietari del furgone gestivano ristorante e agriturismo proprio sulla riva del lago a pochi passi (nel micro borgo di Conca, un quadro) e da luglio vivono così: preparano i pasti sul bel furgone, regalato, nuovo di zecca, ma all’interno col clima di oggi potrà fare 50 gradi, e col sorriso servono tutti a prezzi onestissimi. Gli anziani raccontano: «la ripresa, sta sotto gli occhi di tutti, è lentissima; poche casette, l’area ristorazione in paese che pare funzioni a ritmi ridotti causa diverse mancanze, fra cui l’acqua, burocrazia, burocrazia… (ne abbiamo già sentito parlare forse?). I ragazzi (che cucinano e servono qui n.d.r.), intanto, sono andati ad abitare a Roma col ‘contributo’. L’inverno in roulotte da queste parti è sconsigliabile, ma vorrebbero tornare tutti, anche quelli che stanno al mare, si può vivere dentro una stanza d’albergo?». Mentre noi ci auguriamo delle belle piogge settembrine, loro sanno che con quelle il ristoro all’aperto se lo scordano. Perciò la parentesi lavorativa è stata e sarà luglio e agosto…I bimbi crescono, uno compie gli anni che stanno ancora in una mano, le querce stormiscono al bel venticello con le foglie lucide ma l’angolo di paradiso che godiamo nasconde mille problemi. Gli anziani, alla fine, guardano per terra scuotendo la testa, i giovani sorridono un po’ di più. Non c’è qualunquismo nei discorsi, molti si sentono protagonisti delle scelte politiche fatte, chiederebbero solo un po’ più di velocità nelle pratiche, è passato già un anno, la vita è un pezzetto tutti i giorni. (immagine web) (Serena Grizi)
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