Iryna Zyza e Nuovi Castelli Romani protagonisti a Nemi
La Personale dell’artista ucraina al via. Il plauso dell’assessore Chialastri.
“Continua con successo il tour nei comuni dei Castelli Romani dell’artista Iryna Zyza responsabile artistica dell’associazione Nuovi Castelli Romani. Sono molto soddisfatto e ringrazio il Comune di Nemi per la vicinanza e il sostegno. Il sindaco Alberto Bertucci è uno soci dei fondatori e ringraziamo lui, come Edy Palazzi, consigliere regionale del Lazio, che conosce da molti anni la nostra associazione, l’assessore alla Cultura del Comune di Nemi Donatella Chialastri, il Presidente di NCR Luigi Brescini e il Dottor Franco Campegiani autore di una nota critica all’opera di Iryna Zyza, contrbuto di cui sia orgogliosi e grati”. Lo dichiara il Presidente onorario di Nuovi Castelli Romani Ettore Pompili.
L’evento si è sviluppato con l’introduzione del Dottor Ettore Pompili e a seguire il taglio del nastro effettuato da Iryna Zyza, lo stesso Pompili, l’assessore Chialastri e il consigliere regionale Edy Palazzi.
Donatella Chialastri, assessore alla Cultura del Comune di Nemi, ha introdotto con queste parole l’inaugurazione della mostra: “Accolgo tutti voi qui oggi (domenica 4 agosto ndr) a Nemi e vi ringrazio per essere presenti a questo momento di arte e cultura. Dove c’è arte e cultura, c’è anche conoscenza.
Porto i saluti del sindaco Alberto Bertucci e dell’amministrazione comunale, e ringrazio anche l’associazione Nuovi Castelli Romani che con impegno e passione promuove eventi di alto livello culturale.
Siamo sempre orgogliosi di ospitare artisti e persone che portano cultura a Nemi. Questo paese è meraviglioso, magico, e il suo fascino lo mette in evidenza come uno dei Borghi più belli d’Italia, insignito da molti anni della Bandiera Arancione.
Oggi (domenica 4 agosto ndr) siamo qui per inaugurare la mostra personale di Iryna Zyza. Irina non è solo un’artista di grande talento, ma è anche una donna coraggiosa e gentile, con una dolcezza che si riflette nei suoi capolavori caratterizzati da colori caldi e temi delicati.
Conosco personalmente Iryna e ho avuto il piacere di incontrarla la prima volta alla V Biennale dedicata a Van Gogh, e fin dall’inizio si è stabilita tra noi una sorta di empatia. Grazie, Iryna, per darci l’opportunità di vedere e apprezzare questa splendida esposizione, ricca di emozioni, sentimenti e arte”.
Non ha voluto far mancare il suo contributo il critico d’arte Franco Campegiani: “Iryna Zyza, il flusso misterioso e spiazzante del reale. La vivacissima tavolozza di colori usata dalla pittrice Iryna Zyza si muove tra gialli e cobalti dalle tonalità più svariate, mescolate in vario modo tra di loro e digradanti nel grigio cinerino o nel verde smeraldo (campestre, celeste o acquatico che sia). Il ricordo dei maestosi paesaggi rurali della campagna ucraina, squassati purtroppo dal conflitto armato che sappiamo, torna nei luminosi scorci agresti e lagunari dell’agro romano da lei dipinti, con il vitalismo festoso, ma inevitabilmente tragico, legato alla natura e alle cupe vicissitudini della civiltà rurale. Alle visioni imponenti e smaglianti di questi slarghi silvani si contrappone una produzione di nature morte (peperoncini, grappoli d’uva, calici ed altro) dove i gialli si fanno più luminosi e violenti, alternandosi a rossi, a bruni e a verdi particolarmente intensi, ma a volte anche tetri, dove affiora una tensione chiaroscurale, caravaggesca, che conduce la sensibilità di questa giovane artista verso una poetica dominata dall’armonia dei contrari. Aggiungo che Iryna predilige la pittura a spatola, donando in tal modo all’opera una particolare consistenza materica e distendendo i colori a macchia sulla tela con un espressionismo che forza il paesaggio ai limiti dell’astrazione. Un naturalismo astratto, il suo. Un astratto/concreto dagli effetti dinamici contrapposti al fermo immagine della fotografia classica che pretende di bloccare in uno scatto arbitrario il flusso ininterrotto, misterioso e sempre spiazzante del reale”.
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