Iridologia – 2
Nel numero precedente si è fornita la definizione di Iridologia e della funzione dell’iride. In questo numero, invece, vogliamo conoscere più da vicino quali sono le informazioni che potremmo ottenere con l’aiuto dell’iridologo. Questi è in grado di valutare lo stato di impregnazione tossinica dell’organismo, di valutare l’età biologica – differente da quella anagrafica -, la predisposizione potenzialmente patologica dei vari apparati e funzioni, il loro livello energetico di risposta, ovvero il livello di sofferenza dei vari organi o sistemi biologici. È in grado inoltre di intuire il legame dei disturbi fisiologici con il tenore dei conflitti nel mondo delle relazioni, mettendo in luce percorsi psicosomatici. Anche il tempo della vita in cui è accaduto un evento traumatico può essere individuato nell’iride e di conseguenza avere elementi per avviare una terapia adatta al tenore del conflitto.
È rilevabile dall’iride anche lo schema comportamentale che usiamo sin da bambini, in parte genetico e in parte maturato con la costante interazione con gli altri. Si possono anche rilevare particolari relazioni sistemiche nel clan familiare, al fine di formulare una strategia d’intervento adatta. L’iride si presenta come un vero e proprio universo tutto da esplorare. Questo non vuol dire che potremmo risparmiarci di fare noiosi pellegrinaggi presso i laboratori di analisi, poiché si potrebbe incorrere in errori di valutazione. Per quanto riguarda l’iridologia classica, cioè fisiologica, va precisato il suo campo d’applicazione rispetto a quella clinica. Dall’iride si ottengono informazioni di tipo riflesso, ossia non si guarda direttamente un organo o una funzione organica, bensì il suo riflesso biologico che dall’organo stesso attraverso il cervello, altre vie nervose, il sangue e altro ancora, torna all’iride. (Continua)
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