…Io invece t’uccido
Ad Agosto la Lanciotti descrive una debolezza fisica, ora assoluta, che ancora unge, peggio di una cotoletta fritta, l’italico sistema (pseudo) civile nel sostenere uno spazio, urbano soprattutto, e relativi tempi o orari a misura di pedone, garantendone meglio la sopravvivenza e quella dei restanti pendolari. Milano centro: il recente caso del Porsche “Cayenne”; la guida pazza del proprietario, svizzero di Friburgo, provocò lo spaventoso incidente al tram nel quale fu uccisa una passeggera, una madre. Il Comune meneghino è “impedito” da molti anni a creare percorsi protetti. Colpa d’incoscienti interessi economico-commerciali o semplice egoismo o ingordigia, a monte di molti problemi della vita urbana. Roma, Via Appia Nuova zona Colli Albani: un rosso non rispettato alle prime ore del mattino, un Bmw “X5” lanciato veloce investe l’utilitaria di un povero ragazzo “figlio di famiglia”; il pilota dell’X5, 19 anni, fu trovato positivo nell’assunzione di sostanze stupefacenti e, denuncia il padre dell’ucciso, sembra che non se ne sappia più nulla. Caso entrato nel dimenticatoio dell’informazione come tantissimi altri. Altro semaforo rosso romano non rispettato, sulla Nomentana, e due fidanzati uccisi, travolto il loro scooter, investitore non lucido alla guida. Sorti peggiori ai ciclisti. Ammessi e concessi percorsi curati, riservati, protetti e dal sostare selvaggio, puntuale arriva però il “cane sciolto” di turno a uccidere. Dunque, grosse smagliature nella vigilanza e nell’accesso alle piste, ancora troppo permeabili a questi o altri “cani sciolti”. Il fiele che rimane in bocca è provocato da uno Stato e dalla sua macchina giuridica, o di polizia, …ancora un po’ troppo inefficace o poco reattiva, di fronte al susseguirsi di queste o altre tragedie arcinote nelle loro dinamiche evolutive, nella prevenzione. Troppa gente continua a disporre di automezzi con cilindrata superiore ai 50 cc e che invece non dovrebbero per i loro cattivi precedenti. Procedure per il rilascio delle patenti da riformare a fondo così come le verifiche periodiche. Troppo pochi, discontinui e/o inefficaci i “filtri” fissi della rete viaria non autostradale che, ad Agosto ‘08, ha manifestato ancora un volta gravissine lacune in tema della sicurezza (controllo del traffico pesante). Infine, continuare a classificare omicidi o ferimenti volontari solo per colposi è un’offesa gravissima al buon senso, oltre che uccidere o ferire una seconda volta le vittime e i loro cari. Tale rigidità mentale e “burocratica” del legislatore e del giudice è intollerabile, da troppi decenni.
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