Interrogazione di Realacci sulla Valle del Sacco
Queste le richieste contenute nell’interrogazione che Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e parlamentare del PD, e Renzo Carella, parlamentare del PD, su segnalazione di Legambiente e di alcuni cittadini, hanno presentato sull’emergenza sanitaria ed ambientale della Valle del Sacco ai Ministri dell’Ambiente, della Salute, dell’Economia e dell’Agricoltura.
Un punto nodale dell’interrogazione riguarda l’avvio di un’indagine completa, ambientale ed epidemiologica, nell’intera area perimetrata nel 2008, un territorio di una cinquantina di Comuni di cui molti prospicienti il fiume Sacco, rispetto al quale ancora oggi non risulta pervenuta nessuna informazione sui livelli di inquinamento e contaminazione da sostanze tossiche e nocive, al contrario di quanto rilevato nei nove comuni dichiarati in stato d’emergenza dal 2005, anche al fine di escludere con maggiore certezza che possa esserci stato un inquinamento della catena alimentare dell’intera area che possa estendere il rischio di contagio.
Da sottolineare anche la necessità evidenziata di mettere immediatamente in funzione il depuratore di Anagni, che dal 2005 aspetta di entrare in attività, utilizzando anche i 72 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio per la realizzazione di 18 progetti di depurazione nella Valle del Sacco. Scopo ultimo dell’interrogazione è chiedere di concentrare le risorse sul consolidamento delle misure previste dalla creazione del distretto rurale e agroindustriale, puntando sullo sviluppo eco compatibile della valle del Sacco e sulla costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, in modo da riqualificare il territorio e renderlo competitivo a livello nazionale.
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