Interrogazione al Presidente Gianluigi Peduto
È con molta preoccupazione che guardo quindi al progetto ed alle conseguenze ambientali che, senza retorica, posso definire di possibile catastrofe ambientale. Purtroppo devo sottolineare come, mentre durante le riunioni di consiglio direttivo del Parco si discutono temi di irrilevante valore ambientale (quali sagre, patrocini etc), su tale questione mai è stata sollevata la seppur minima discussione pur valutando il progetto come di importanza strategica per l’assetto idrogeologico dell’area.
Domando quindi se su tale progetto esiste una valutazione di impatto ambientale e se Ella non ritiene di dover approfondire anche attraverso una richiesta di VIA, le conseguenze della realizzazione di una condotta fognaria che, anche in spregio della Legge 36/90, colletta acque chiare e scure dirottandole verso un diverso bacino con grave detrimento delle già esigue disponibilità idriche.
Il progetto a quanto risulta, è figlio di una cultura ingegneristica datata e nociva fatta di sperperi e sprechi piuttosto che di conservazione e salvaguardia. La preoccupazione, nasce anche dall’analisi di quanto sta accadendo al lago Albano che, secondo alcune teorie, si sta portando alla quota della fognatura circumlacuale che di fatto agirebbe come uno sfioratore. Anche su tale tema, più volte sollevato da varie parti il Parco non ha mai svolto una decisa azione di conoscenza pur avendo a disposizione personale tecnico qualificato.
In attesa di una sua auspicabile pronta ed esaustiva risposta ritenuta dovuta stante la gravità delle azioni intraprese, colgo l’occasione per salutarLa distintamente.
Consigliere Massimo Moroni
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