INI Città Bianca
INI Città Bianca: al via il corso di laurea per fisioterapisti in collaborazione con Tor Vergata
Nel corso del convegno organizzato a Veroli dal Gruppo INI, presentato il corso universitario per fisioterapisti in collaborazione con Tor Vergata
Faroni: “Passo importante: i ragazzi potranno formarsi e lavorare in Ciociaria”
Maura: “Presto un tavolo regionale su formazione e sanità”
Auditorium gremito all’INI Città Bianca per il convegno “Formazione e sanità: una leva strategica per la crescita sociale ed economica”, un’occasione importante per presentare l’avvio a Veroli, nella struttura del Gruppo INI, del corso di laurea in fisioterapia in collaborazione con l’Università di Tor Vergata e per confrontarsi su un tema centrale e di stretta attualità: come formare i futuri professionisti della sanità che, domani, potranno garantire la copertura dei servizi nelle strutture sanitarie.
Allo stesso tavolo per l’occasione istituzioni, imprese e università con l’intento di riavviare un dialogo per rilanciare con forza progetti concreti per riaffermare la centralità della formazione, in particolare nei territori e nelle province, spesso penalizzate da una condizione romano-centrica dei percorsi formativi.
Dal convegno è nata una proposta concreta: adoperarsi per aprire un tavolo di confronto regionale con università e imprese della sanità per dare risposte a queste istanze. Questo l’impegno di Daniele Maura, Vice Presidente XI Commissione Regione Lazio – Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione. A un anno esatto dall’insediamento dell’amministrazione Regionale, Maura ha ricordato l’importanza della cooperazione sinergica tra pubblico e privato, e l’importanza di valorizzare i territori e le province anche attraverso la formazione, “leva centrale per lo sviluppo sociale ed economico” dei territori stessi.
In apertura Cristopher Faroni, Direttore Generale del Gruppo INI, ha messo in risalto la necessità di valorizzare la competenza, e quindi la formazione del personale sanitario. Essere adeguatamente formati è il modo migliore per essere flessibili e sapersi riorganizzare in tempi rapidi, come ha insegnato la lezione del Covid.
“Siamo oggi molto orgogliosi di aver organizzato questo convegno – esordisce Cristopher Faroni – e soprattutto di poter comunicare che finalmente attraverso la convenzione stipulata con Tor Vergata i giovani ragazzi della Ciociaria possono formarsi qui e rimanere a lavorare in Ciociaria. È un passo fondamentale per quest’area così importante del Lazio che aiuterà sicuramente a far cessare tanti viaggi verso Roma e a valorizzare questo territorio”.
L’INTERVENTO DI CRISTOPHER FARONI (clicca qui)
Sulla stessa linea anche Jessica Veronica Faroni, Manager Sanitario del Gruppo INI, che nel ricordare la necessità di rendere nuovamente attrattive le professioni sanitarie, anche dal punto di vista economico, e invogliare i ragazzi a intraprendere questo percorso, ha posto l’accento su come il costo del lavoro incida in modo eccessivo sulla retribuzione dei professionisti della sanità. “A questo scenario tuttavia – prosegue – subentra ciò che può dare il territorio, la provincia, che è un’isola felice. C’è entusiasmo, attaccamento al lavoro e all’azienda, voglia di assistere. Stiamo aprendo la prima scuola di fisioterapia con Tor Vergata e speriamo sia la prima di una lunga serie”.
L’INTERVENTO DI JESSICA VERONICA FARONI (clicca qui)
Ma qual è lo stato della formazione nel nostro paese e nel Lazio?
L’ha fotografata nel suo intervento la Prof.ssa Rosaria Alvaro, Prorettore alle Politiche di innovazione sociale – coordinatore profili professionale area sanitaria, Università di Tor Vergata. Manifestando la soddisfazione per l’avvio del corso di laurea in fisioterapia a Città Bianca, ha presentato alcuni dati, non confortanti, sull’attuale stato della formazione. Il tasso di occupazione per le borse di studio di specializzazione in alcune aree mediche è drammatico: 14% per la medicina di comunità e delle cure primarie, stessa percentuale per la radioterapia, 29% per la medicina d’urgenza, 46% per la chirurgia generale, 53% per anestesia rianimazione e terapia intensiva. Complessivamente solo il 70% viene assegnato, il restante 30% rimane deserto, non esattamente un quadro confortante. Ripensare i modelli organizzativi, aggiornare i percorsi formativi, decentrare la formazione, come nel caso di Città Bianca e supportarla anche economicamente con interventi sulle professioni necessarie e carenti, come si è investito negli anni passati sulle lauree STEM, sono alcuni degli spunti e delle proposte lanciate da Rosaria Alvaro che ha ricordato anche che oggi per le famiglie è diventato proibitivo far studiare i figli a Roma per i costi altissimi della formazione fuori sede.
Infine Francesco Pasquali, Presidente di Sistema Impresa Roma, ha posto l’attenzione sulla necessità di “agevolare la possibilità delle aziende di dare servizi alla persone e ai lavoratori. Portare le università alle aziende è un messaggio fortissimo. Questa è la strada giusta”.
Il convegno è stato aperto dai saluti di Maria Veronica Rossi, (commissione per l’ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare al Parlamento Europeo) e di Simone Cretaro, Sindaco di Veroli.
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