INFN-LNF: Pomeriggi di Scienza – 20 marzo 2018
Martedi’ 20 marzo 2018, ore 16.00
INFN-LNF Auditorium B. Touschek
Via E. Fermi, 40 – Frascati (RM)
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.
Anche se non siamo astronauti il nostro quotidiano è fortemente dipendente dallo “spazio”, dai suoi programmi e dalle tecnologie che, sviluppate per applicazioni spaziali, sono diventate di uso comune, spesso divenendo indispensabili.
Alcuni programmi sono di uso continuo per tutti noi (cellulare, GPS), altri li usiamo più raramente, come nel caso delle previsioni meteorologiche. In altri casi non ci rendiamo nemmeno conto che qualche satellite sta lavorando per noi, salvo poi scoprirne l’utilità, ad esempio in presenza di emergenze ambientali.
Ma l’uso delle tecnologie spaziali è ancora più coinvolgente: noi usiamo, indossiamo, lavoriamo con oggetti e materiali sviluppati per programmi spaziali. Magari non lo sappiamo, ma anche sulla nostra tavola ci sono cibi elaborati in primo luogo per uso spaziale: alcuni esempi? Il chewing gum senza zucchero, i cibi liofilizzati, i sistemi per la depurazione dell’acqua.
Ma come è accaduto tutto questo? Il primo, fortissimo impulso allo sviluppo delle tecnologie spaziali è stato dato dal programma Apollo. Un programma ambizioso, per il quale la NASA ha potuto usufruire di notevoli fondi con l’obiettivo di far vincere la sfida dell’uomo sulla Luna agli Stati Uniti. Raggiunto il risultato, terminato il programma Apollo negli anni 70’, le attività spaziali sono state orientate verso obiettivi più legati alle necessità del genere umano, al miglioramento delle condizioni di vita e, non ultimo, ad un aumento della conoscenza scientifica.
Un esempio concreto dei risultati del programma Apollo sono i centosessantamila brevetti in oltre trentamila oggetti scaturiti dal programma. Secondo gli analisti della Nasa, ogni dollaro investito nella corsa verso la Luna ne ha generati almeno tre in ricadute economiche negli anni successivi.
Possiamo quindi affermare che lo spazio rappresenta un settore fondamentale con importanti ricadute nello sviluppo delle economie e nella crescita delle nazioni. Tenuto conto di quanto affermato in precedenza, risulta facile rispondere alla domanda: “Lo spazio richiede investimenti importanti: ma questo sforzo è necessario? Quale ritorno culturale e pratico si ottiene dalle risorse investite?”.
Lo scopo ultimo delle attività spaziali è certamente quello di migliorare la nostra vita quotidiana. È tuttavia opportuno illustrare ampiamente sia i nuovi programmi spaziali che le tecnologie sviluppate per essi al fine di permettere il migliore e completo uso delle opportunità offerte. Questo compito informativo dovrà essere svolto da tutte le persone depositarie di questa conoscenza, scienziati e addetti alle attività spaziali.
Contatti: divulgazione@lists.lnf.infn.it
Seminari divulgativi LNF
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento