Infanzia
Febbraio 01
02:00
2008
Nuvola d’oro Nel cielo d’agosto Venata appena Dal sangue del tramonto Pulpito di predica Consacrata agli dei Indifferenti I ciliegi sono fioriti Sotto la pioggia Semplicemente Abiti zingari attorno Al fiume sogni di avventure Diurne e risvegli notturni Incupiti dall’ansia Le ciliegie sono frutti ormai Adornano le orecchie di chi Non vuol sentire Il rumore dell’albero Che invecchia dignitoso Nel suo abito migliore Scoppi di risa e lacrime Sotto le fronde E sopra un piccolo Esercito di passeri canta Quel che resta del giorno Infanzia senza una mano attenta Ai buchi della strada Al colore troppo rosso della rosa Alle voci suadenti del bosco Infanzia senza un affetto profondo Ricco di esistenza Nell’urlo straziante della nascita Le mamme hanno braccia fragili A volte e occhi spenti Il giardino segreto dei bambini Contiene bacche e fiori giochi e vele bianche gonfie di vento voci si nascondono tra i cespugli per rivedere di nuovo un volto amato e ridere e appartenere a quello specchio di bianca madreperla che è il sorriso il pianto raggiunge lidi lontani la sera prima del buio Infanzia senza un nido sicuro Per la notte E le stelle brillano E cadono talvolta per esaudire Il sogno di un bambino |
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