Indonesia:moratoria delle nuove concessioni su foreste e torbiere
Roma, 27 MAGGIO 2010- Alla vigilia della conferenza sul cambiamento climatico e la deforestazione, a Oslo il Presidente Indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha annunciato una moratoria di due anni sul rilascio di nuove concessioni per convertire foreste vergini e torbiere in piantagioni.
Nella stessa occasione, sette paesi industrializzati hanno annunciato il finanziamento di quattro miliardi di dollari per mitigare i cambiamenti climatici fermando la deforestazione, causa di un quinto delle emissioni globali di gas serra.
Greenpeace considera la decisione del Presidente Indonesiano un primo e importante passo avanti per raggiungere l’obbiettivo del 41% di riduzione delle emissioni di CO2 e la protezione delle ultime foreste e torbiere indonesiane. La moratoria di fatto costituisce una pre-condizione imposta dalla Norvegia che accorderà all’Indonesia un finanziamento pari a un miliardo di dollari.
«La deforestazione in Indonesia continuerà ad aumentare se la moratoria annunciata dal Presidente Yudhoyono non si estenderà anche alle concessioni esistenti – avverte Chiara Campione, Responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia.- L’annuncio di oggi è una buona notizia sopratutto se consideriamo che, fino a sei mesi fa, lo stesso governo indonesiano non prendeva minimamente in considerazione un impegno così vincolante».
Oltre a includere le concessioni esistenti (per la conversione delle foreste in piantagioni industriali per la produzione di palma da olio e polpa di cellulosa), Greenpeace chiede che la decisione di Yudhoyono venga formalizzata al più presto in un Decreto Presidenziale.
Dopo il flop delle negoziazioni sul clima di Copenhagen, i quattro miliardi di dollari stanziati da Norvegia, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Giappone e Francia, alla conferenza di Oslo sono il primo vero segnale reale dell’impegno economico di questi paese per la riduzione delle emissioni da deforestazione (REDD).
Greenpeace sostiene che questi fondi devono essere utilizzati per mettere in atto misure che consentano davvero la protezione delle foreste, incluse le torbiere, perché prevenire la deforestazione ha un enorme potenziale nella riduzione delle emissioni a livello globale.
Il meccanismo REDD può avere successo solo se saranno poste in essere delle reali garanzie per la protezione della biodiversità e i diritti delle popolazioni indigene.
«Non possiamo permettere che a questi fondi abbiano accesso anche dubbi progetti di Gestione Forestale Sostenibile dietro i quali si nascondono poi le industrie del legno, della carta o della palma da olio» conclude Campione.
Il sito Deforestazione Zero:
www.deforestazionezero.it
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