India: riesplode la lebbra
Il governo sembra non preoccuparsene troppo, ma in India si ritorna a morire di lebbra.
L’OMS quest’anno ha registrato un aumento dei contagi, in disaccordo con le dichiarazioni ufficiali che parlano di “eliminazione del morbo”. E’ una malattia per la quale non esiste una vera e propria prevenzione. Povertà, scarsa pulizia, mancanza di igiene, cibo scadente o assente favoriscono la diffusione del batterio che provoca la lebbra. L’ondata migratoria dalle campagne alle città ha prodotti nuovi poveri; persone che vivono ai margini delle grandi città, in slum senza niente, solo con l’illusione di poter trovare un lavoro meno faticoso o più remunerativo, perché le città si allargano e c’è bisogno di manodopera. La paga è bassissima, non basta per un alloggio decoroso e così ci si arrangia; i bambini sono abbandonati a loro stessi, non vanno a scuola e sono fortunati se non lavorano anche loro.
Ci si ammala, l’incubazione può durare anche anni, ci si sposta da una città all’altra sempre in cerca di una migliore sistemazione, magari si ritorna al proprio villaggio, la malattia si manifesta e la lebbra si diffonde. Questo in India, già.
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