FEM_Stili di vita sani nell’area del Mediterraneo, parte il progetto Promedlife
San Michele all’Adige, mercoledì 27 aprile 2022
Incontro di avvio del progetto coordinato da FEM che prevede analisi di tracciabilità, sensoriali e
attività di educazione nelle scuole
Stili di vita sani nell’area del Mediterraneo, parte il progetto Promedlife
E’ ufficialmente partito con un workshop che si è svolto in questi giorni alla FEM il
progetto Promedlife coordinato dalla Fondazione Edmund Mach, finanziato dal bando
europeo “PRIMA” finalizzato a valorizzare le conoscenze e le produzioni del settore
agroalimentare dal punto di vista qualitativo, della sostenibilità e del valore.
Una ventina di ricercatori degli enti partner tra cui Università di Trento, Università di
Parma, ENEA ed altri istituti e realtà imprenditoriali di provenienza nazionale ed
internazionale (Marocco, Tunisia, Grecia e Slovenia) si sono confrontati su come condurre
le attività del progetto triennale, dopo l’apertura dei lavori a cura del dirigente del Centro
Ricerca e Innovazione, Mario Pezzotti.
Il progetto “Novel food products for the PROmotion of MEDiterranean LIFEstyle and healthy diet”
ha l’obiettivo di promuovere stili di vita in linea con i principi della dieta mediterranea attraverso
un approccio multidisciplinare. Coordinato dal Centro Ricerca e Innovazione FEM, attraverso il
coinvolgimento delle scuole, tra cui lo stesso Istituto Agrario di San Michele, e di enti e
stakeholder locali come il Comune di Trento e l’associazione Viração&Jangada, il progetto
punterà ad incentivare abitudini alimentari e comportamenti sani attraverso l’educazione e nuove
modalità di comunicazione, portando a ridurre l’impatto ambientale ed economico dei processi
produttivi e di trasformazione alimentare.
Saranno coinvolti il gruppo di ricerca dell’Unita di tracciabilità e dell’Unità qualità sensoriale che
confluiranno nel progetto gli approcci più avanzati per la caratterizzazione, la rintracciabilità e la
verifica dell’autenticità dei prodotti agro-alimentari, per l’analisi sensoriale e le scienze del
consumatore. Il progetto prevede lo studio degli stili di vita adottati nei Paesi coinvolti attraverso
la somministrazione di questionari e focus group sulle abitudini di consumo.
Zafferano, olio di argan, datteri ed altri ingredienti tipici dell’area mediterranea, inclusi anche
alcuni prodotti agroalimentari trentini, verranno caratterizzati presso l’Unità tracciabilità in modo
da creare un sistema per la rintracciabilità di questi prodotti. Questo sarà alla base dello sviluppo
in collaborazione con lo Jozef Stefan Institute di Lubiana (Slovenia) di etichette interattive in
grado di fornire ai consumatori un accesso diretto a tutte le informazioni riguardante l’origine di
questi ingredienti.
L’unità qualità sensoriale FEM si occuperà dell’analisi sensoriale di questi prodotti e cercherà di
identificare i fattori che influenzano le scelte alimentari dei consumatori, coinvolgendo soprattutto
i giovani consumatori verso comportamenti alimentari salutistici ispirati dalla dieta mediterranea
attraverso interventi di educazione nutrizionale e sensoriale nelle scuole.
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