Incontro con le imprese agricole dei Castelli Romani
Presso Villa Falconieri si è tenuto un incontro con il Parco dei Castelli Romani, l’Università Tor Vergata, imprenditori agricoli dei Castelli Romani, Banca (BCC) e si è affrontato il tema del settore agricolo (1.723.600 è la superficie totale espressa in ettari del suolo agricolo laziale nel 2020), il rapporto con i cambiamenti climatici e la sostenibilità, dove l’etica deve superare l’interesse privato e non va sottovalutata l’innovazione, la ricerca e le sfide. Con l’innovazione bisogna garantire l’efficacia e l’efficienza, in riferimento alle risorse che in alcuni territori sono scarse (la qualità nel settore italiano è molto alta e poi ci sono le esigenze dei consumatori) e affrontare le sfide del settore tramite l’innovazione tecnologica (es. drone in campo agricolo per garantire gli utilizzi minimi delle risorse per migliorare l’utilizzo come la distribuzione dell’acqua in base all’esposizione della vigna al sole), di prodotto (es. prodotti vegetali d’integrazione) e di processo (es. gestione dei rifiuti e riduzione gli sprechi). Individuate le barriere al settore: bassa ricerca e sviluppo. A livello commerciale, si è fatto cenno alla questione della dinamicità della vendita del prodotto e la certezza del corrispettivo. Nel Lazio, oltre 21 mila ettari di vigneti, dove l’ortofrutta è la principale produzione e i prodotti DOP e IGP sono 65 (7,7% del totale su 841 prodotti DOP e IGP). Il ruolo della banca è di supportare il settore agricolo con varie attività: sostegni (es. tramite linee di credito per siccità, gelate), investimenti (es. per il risparmio energetico), garanzie (es. in base alla tipologia dell’azienda), nuovi prodotti (es. pegno rotativo) e, in riferimento al PNRR, sono previsti contributi per la meccanizzazione agricola, per lo sviluppo agro-voltaico, per lo sviluppo biometano, per comunità energetiche, dove è previsto un contributo massimo per la spesa ammissibile. Strumenti e rete a disposizione. Emersa la questione degli agricoltori in riferimento al passaggio generazionale e la difficoltà economica che gravita in tale situazione. Qualche dato: l’export agroalimentare regionale vede tra i principali mercati di sbocco gli USA, la Germania, la Francia, UK, la Svizzera, la Spagna, la Bulgaria, i Paesi Bassi, la Polonia, il Canada (dati 2019-2020).
Foto: Frascati, Villa Falconieri.
Alessandro Mazzarini
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