Incontro con il Santo Padre Papa Francesco
oma, Città del Vaticano. L’udienza da Sua Santità Papa Francesco si è tenuta Lunedì 23 maggio 2022, dalle ore 12.00, presso la sala Clementina. Quest’ultima è utilizzata per gli eventi importanti (udienze e delegazioni) e, tra le varie opere d’arte, sono presenti degli affreschi parietali che raffigurano le virtù cardinali (prudenza, temperanza, fortezza, giustizia) e teologali (fede, speranza, carità). L’incontro ha avuto a oggetto le Associazioni di volontariato aderenti alla Protezione Civile Nazionale: in totale 160 volontari 3 per ogni Associazione, dove l’Archeoclub d’Italia Onlus fa parte della Protezione Civile Nazionale dal 2019. Presenti quindi i volontari Protezione Civile Archeoclub d’Italia nazionale (tre membri in rappresentanza della Regione Lazio) e gli altri volontari di settore della Protezione Civile Nazionale in rappresentanza regionale: misericordie, chirurgia d’urgenza, cuochi, speleologia, psicologi, droni, esperti tecnici, alpini, boy scout, salvataggio, infermieri, farmacisti, tutela beni culturali e anche la Croce Rossa italiana, Lega Ambiente, Associazione Nazionale Carabinieri, Anpas… Capo dipartimento nazionale protezione civile: grazie per la presenza, a breve l’udienza, la fatica del Santo Padre ad accoglierci. Solidarietà, altruismo, rispetto per il prossimo, speranza e sorrisi a chi è in difficoltà. La prontezza dell’intervento, anche solo parole di conforto. La vulnerabilità ma la consapevolezza che nessuno si salva da solo (Pandemia). Il noi, il bene comune e non l’io. I volontari attenti al Magistero, l’Enciclica l’Audato sì. Cooperare per la riconciliazione tra uomo e natura, la tutela della pubblica sicurezza, molti giovani che si dedicano al volontariato della Protezione Civile come modello di comportamento per la società. La Protezione Civile ringrazia per l’incontro. Uomini di pace. Papa Francesco: ben venuti, ringraziamenti rivolti alla Protezione Civile e il riferimento all’assistenza con competenza e gratuità, dove non è mancata l’assistenza ai profughi dell’Ucraina in silenzio (bene che costruisce il mondo). Proteggere implica il prendersi cura del fratello. La prima azione è quella della protezione “dall’isolamento sociale”: nessuno si salva solo, la nostra società più vivibile, l’importanza di incontrare qualcuno che stringe la mano, un sorriso, “mai più la guerra” (Paolo VI). La seconda azione è la protezione ambientale: Dio perdona sempre, l’uomo ogni tanto, la Natura mai. La terra grida, mostra il suo volto crudele (tragedie). Presidio per proteggere il mondo e non depredarlo. La terza azione è la prevenzione: “curare la propria casa perché non crolli”. Colmare coscienze e vigilare. In senso positivo educare, valorizzare, rendere la vita più bella e dignitosa. “Dio è Padre, si prende cura di noi, non abbandona mai, sempre prende per mano, accompagna e protegge”. In riferimento al volontariato, “tre cose ho trovato in Italia” e una di queste cose è il volontariato. “Pregare per me che questo lavoro non è facile”. Papa Francesco, in conclusione, ha dato la benedizione in latino. Siamo riusciti a incontrarlo per un saluto. La nostra delegazione? Il sottoscritto (Monte Compatri), Tiziana (Monterotondo) e Giulia (Formello). Il posto assegnato all’Archeoclub di Monte Compatri? Terza fila e quarto posto da destra. Ringraziamenti dal responsabile organizzativo e dal presidente dell’Archeoclub d’Italia.
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