Incontri fra Arte e Scienza: Matematica e Arte
Giovedì 11 febbraio alle ore 15.00, nell’aula magna dell’Istituto ISIA Roma Design di Piazza della Maddalena 53 a Roma, si terrà il terzo degli Incontri fra Arte e Scienza, dedicato a Matematica e Arte. Saranno relatori Gian Italo Bischi e Michele Emmer, moderati da Giordano Bruno dell’ISIA.
Gian Italo Bischi è docente di Matematica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Urbino. Redattore di Lettera Matematica e Alice & Bob, è esperto di modelli dinamici. Autore di numerosi lavori di ricerca, ha pubblicato nel 2004, per i tipi di Mondadori, Sulle orme del caos. Nel 2009, assieme a Pietro Nastasi, ha curato il volume Un “Leonardo” del Novecento: Leonardo Sinisgalli (1908-1981) edito dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano, che presenterà nel corso dell’incontro Matematica e Arte. Leonardo Sinisgalli, ingegnere, poeta e scrittore, è stato una delle figure intellettuali del Novecento più eclettiche e rappresentative degli sforzi di creare connessioni e “confluenza di contatti fra settori della cultura in apparenza lontani fra loro: arte e tecnica, poesia e industria, innovazione e tradizione. […]Sinisgalli aveva il dono degli artisti: la preveggenza immaginifica, ossia la capacità di rendersi conto in anticipo delle trasformazioni e di scoprire aspetti inediti della realtà. Con lungimiranza intuì che l’aspetto fondamentale del contrasto tra le due culture è legato alle inquietudini verso i rischi (presunti e mal compresi) del progresso scientifico, percepito spesso molto indistintamente.”
Michele Emmer è un matematico, autore di film e organizzatore scientifico. Ha pubblicato Visibili armonie ( Bollati, 2007) , Flatlandia (Bollati, 2008), e la fiaba Fiorellino (Centro della Grafica, 2009). Nel corso della conferenza presenterà il suo ultimo libro Bolle di sapone, coniugando arte e matematica in questi oggetti magici che non finiscono mai di stupire bambini e adulti, artisti e scienziati: “E’ abbastanza naturale supporre che tra i primi a essere ammaliati dalle lamine saponate siano stati gli artisti, i pittori in particolare. Per quei giochi di colore che si muovono sulle superfici saponose, per la loro lucentezza, per la loro leggerezza. E per la loro fragilità. Mentre per i matematici le bolle di sapone sono modelli di una geometria delle forme molto stabili…”
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