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Inceneritore/Termovalorizzatore di Albano

Aprile 06
18:54 2009

“In particolare -prosegue Giovannino Sanna – vista la propensione personale di Marrazzo a parlare direttamente alla popolazione, non si comprende perchè non si è voluto dare il giusto peso alla voce delle popolazioni locali che hanno denunciato rischi per la salute dei cittadini e rischi per l’ambiente a fronte di soluzioni dagli esiti non certi sulla soluzione emergenziale della materia”.
“La sovradimensionata offerta impiantistica per il trattamento finale dei rifiuti al 2011 – aveva già fatto notare Maurizio Fugnanesi del Pdci di Albano – svela la volontà di improntare le politiche sui rifiuti della Regione all’incenerimento sfrenato, mortificando qualsiasi possibilità reale di avviare la raccolta differenziata nei nostri territori. Questo a dispetto della campagna pubblicitaria che tappezza l’intera Regione, sulla cui efficacia peraltro esprimiamo più di un dubbio”.Per questo nella nota, si dà rilievo anche alla denuncia pubblicata da l’Espresso e si condivide appieno l’iniziativa del capogruppo di Rifondazione comunista Ivano Peduzzi.”Ha perfettamente ragione Peduzzi -prosegue Sanna, sposandone totalmente il pensiero- a chiedersi a chi alluda, il presidente Marrazzo quando parla di poteri che vorrebbero contrastare la realizzazione dell’inceneritore.Farebbe bene a chiarire. Altrimenti dobbiamo pensare che le sue parole facciano riferimento alla Asl Rm H, ai numerosi comuni dei Castelli che propongono mozioni contro l’impianto di Albano, alle migliaia di cittadini che attraverso comitati e associazioni protestano per fermare questo progetto. In realtà, è risaputo che gli unici interessi certi in campo sono quelli del re di Malagrotta, Cerroni, che con l’inceneritore di Albano, che nei fatti si dimostra sempre più inutile, vedrebbe aumentare notevolmente i propri profitti». “In verità -spiega il segreatrio comunista- a noi sembra che il lavoro svolto dalla Asl e da molti comuni dei Castelli siano improntati al principio di cautela (uno dei principi che sono legge guida europea nei casi controversi di impatto ambientale e di salute dei cittadini). La stessa conclusione del prof. Messineo fa concludere all’inchiesta dell’espresso che il gassificatore non s’ha da fare. Troppi veleni in circolazione per consentire nuove emissioni. Secondo la Asl deve vincere il principio di precauzione, poiché i dati scientifici possono essere anche insufficienti, inconcludenti o incerti, ma la valutazione scientifica indica possibili effetti inaccettabili e incoerenti”. “Ecco – conclude Sanna – stanno venendo alla luce la vera priorità politica della guida di Marrazzo, cioè fare fuori i comunisti, in barba ai programmi concordati e in barba agli interessi sacrosanti come la salute dei cittadini, e sta venendo fuori la fondatezza della posizione di Rifondazione comunista che ha condiviso con noi questa impostazione, tanto da porre il “no” all’impianto di Albano tra i punti irrinunciabili per un patto di fine legislatura con il presidente della Regione”.
Albano,5 aprile,2009

Per ulteriori informazioni, maurizio aversa email, tastorosso@gmail.com

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