Inceneritore di Albano, si mobiliti l'opinione pubblica
A parte i sospetti di interessi di alcuni privati ai danni dei cittadini attraverso i famigerati contributi cip 6, c’è da dire che molti studi epidemiologici hanno dimostrato che la ricaduta sulla salute dei cittadini di tutta la zona dei Castelli Romani sarà inevitabile a causa delle diossine, della CO2 e delle polveri sottili che l’impianto emetterà.
Insomma, sull’altare dell’interesse di pochi si sacrifica la salute dei molti ed è ancora più bizzarro che nel momento in cui lo stesso Marrazzo spende milioni di euro per promuovere la raccolta differenziata nel Lazio egli stesso promuova la realizzazione di un impianto che incenerirà migliaia di tonnellate di materie prime altrimenti recuperabili attraverso il riciclaggio derivante dalla differenziata, impianto che certo non può rappresentare una soluzione d’urgenza all’emergenza rifiuti perché la sua entrata in funzione è prevista per il 2012, anno in cui, secondo i programmi, dovrebbe entrare a regime la raccolta differenziata.
Contro l’inceneritore di Albano, conclude la nota, si mobiliti l’opinione pubblica di tutti i residenti dei Castelli Romani, l’inceneritore sarà un’opera pagata con i nostri soldi, non solo inutile ma anche dannosa per la salute e la qualità della vita di noi tutti residenti della zona.
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