Incendio di pneumatici ad Ardea
Incendio di pneumatici ad Ardea, Legambiente “Ennesimo disastro ambientale causato dalla mala gestione dei rifiuti, sulla pelle delle persone”
L’incendio di Ardea che nelle passate ore ha riempito di nero il cielo a sud della capitale, è stato l’ennesimo del Lazio, legato al ciclo dei rifiuti: sia per quanto riguarda impianti di smaltimento che discariche abusive. Legambiente ricorda infatti che il Lazio è la quarta regione italiana per numero di incendi in impianti di trattamento rifiuti, con oltre 145 episodi negli ultimi 10 anni, dati preoccupanti che emergono dal Rapporto Ecomafia 2023.
“L’incendio di pneumatici ad Ardea è un nuovo disastro ambientale che cala sulla pelle delle persone – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Sulle responsabilità puntuali del terribile rogo indagano le autorità competenti, verso le quali ci mettiamo a disposizione, con i dati degli ecoreati da smaltimento illecito. Quel fumo nero, pieno di diossine e di impatti per la nostra salute, è generato da un sistema di smaltimento dei rifiuti e di rigenerazione della materia prima seconda che deve fare passi da gigante, perché se continua a mancare il circuito virtuoso dell’economia circolare, si continuano a lasciare spazi immensi a chi smaltisce illecitamente: le conseguenze sono anche e soprattutto momenti di impatto ambientale terribile come questo ultimo incendio”.
Legambiente ricorda che negli ultimi 5 anni di criminalità ambientale ,dal 2018 al 2022, sono stati 6.211 i reati ambientali accertati a Roma e ben 13.040 quelli nel Lazio, quinta peggior regione: quella di Roma è stata la provincia più colpita in assoluto, nel 2022, con 1.315 illeciti. Nello stesso quinquennio però, per i reati di smaltimento illecito dei rifiuti il Lazio sale al terzo posto, sul podio delle peggiori regioni in assoluto con 3.361 reati.
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