Incendi nel quadrante a sud di Roma, i Sindaci di Pomezia e di Ardea incontreranno il Prefetto
Incendi nel quadrante a sud di Roma, i Sindaci di Pomezia e di Ardea incontreranno il Prefetto il prossimo 2 settembre
I Sindaci di Pomezia, Adriano Zuccalà e di Ardea, Mario Savarese, hanno chiesto udienza al Prefetto di Roma per discutere della situazione del quadrante sud della Città Metropolitana di Roma Capitale, cui appartengono i Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. L’incontro è in programma per il prossimo 2 settembre.
“Appena insediati, abbiamo istituito il Nucleo di Controllo Ambientale – afferma il Sindaco Zuccalà – che periodicamente effettua operazioni di monitoraggio del territorio, anche in collaborazione con la ASL e l’Arpa Lazio. Ogni sito di stoccaggio che possa rappresentare anche un ipotetico pericolo per la Città viene controllato, perché riteniamo che il modo migliore per evitare una seconda Eco X sia proprio il controllo serrato sul territorio e quindi la prevenzione. Non possiamo più tollerare altri incendi, per questo le autorità sovraordinate devono farsi carico di supportare al meglio i controlli preventivi”.
In merito agli incendi divampati nelle ultime settimane prima allo stabilimento Loas di Aprilia e poi al deposito di pneumatici ad Ardea, il Primo Cittadino pometino aggiunge: “Siamo in contatto costante con gli enti preposti per avere un quadro sempre aggiornato di quanto accaduto. Abbiamo prontamente condiviso sul nostro sito le indicazioni della ASL per la popolazione e stiamo pubblicando le analisi dei campionamenti dell’Arpa Lazio sulla qualità dell’aria. Abbiamo chiesto udienza al nuovo Prefetto proprio per fare il punto sugli ultimi accadimenti: la tutela della salute pubblica è per noi una priorità. Oggi non potrò essere presente alla manifestazione indetta in piazza Indipendenza, ma moralmente sono lì con i tanti ragazzi che stanno manifestando per il bene del nostro ambiente. Un futuro migliore per la nostra terra può partire solo da una nuova generazione attiva e consapevole”.
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