In visita alle Grotte e al Museo
queste offrono un percorso turistico lungo approssimativamente un chilometro, in parte attivo (ovvero attraversato dall’acqua), in parte fossile. L’esplorazione prende il via con la visione di un’ampia area, dove la natura assicura da subito spettacolari ‘scenografie’, peraltro arricchite dalla luce che ancora filtra dall’esterno. Il cammino prosegue tra varie stanze: quella del lago blu, quella del salice piangente, quella dei misteri.. Le pareti sono un susseguirsi di forme accattivanti, mentre ulteriore fascino deriva dalle stalattiti e dalle stalagmiti; alcune di queste, unite dal soffitto al pavimento vanno a creare delle colonne. Da registrare che la mano incivile di alcuni turisti del passato ha lesionato delle stalattiti, le quali hanno bisogno di decine di anni per ottenere un allungamento di un centimetro! Si può intuire dunque la gravità di certe azioni. La visita, che prevede anche il passaggio in corridoi leggermente angusti ma suggestivi, si conclude con il ritorno in superficie, ove è l’entrata delle grotte. Pastena offre ai turisti anche un interessante Museo, quello della Civiltà Contadina e dell’Ulivo. Il sito ha la sua essenza ben espressa nel nome, e permette un ‘viaggio’ nella cultura locale di un passato che è sempre bene rammentare. Il Museo, accolto nel palazzo che fu dei Trani, è diviso in vari settori, ognuno con mirabili testimonianze. Tra queste ricordiamo: imponenti mole utilizzate per lavorare le olive e un tempo fatte ‘girare’ con l’aiuto generoso degli asini; gli abiti utilizzati dalle persone del luogo, comprese le note calzature chiamate “cioce”; le attrezzature agricole; gli strumenti dei falegnami e dei fabbri; cesti realizzati con fibre vegetali; le stoviglie da cucina; contenitori per il bucato; un grande telaio, molto utile per realizzare i tessuti. In mostra anche tre abiti da sposa colorati; questa peculiarità permetteva il loro utilizzo non solo nella giornata di festa, ma anche successivamente. Da sottolineare, infine, la presenza di alcuni strumenti musicali:la zampogna, il flauto, l’organetto… Al di là di quanto evidenziato, Pastena propone molto altro; ad esempio il suo antico borgo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, gli splendidi panorami, un’ottima cucina ecc. Sono numerose quindi, le motivazioni che fanno della cittadina laziale una realtà da conoscere e da ammirare.
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