IN TRENO STORICO DA ROMA SULLE TRACCE DI PIO IX PER VISITARE LA PRIMA BASILICA MINORE DELLA CHIESA
IN TRENO STORICO DA ROMA SULLE TRACCE DI PIO IX PER VISITARE LA PRIMA BASILICA MINORE DELLA CHIESA UNIVERSALE E IL SUO PREZIOSO TESORO
Domenica 27 Febbraio, oltre per celebrare il 160 anniversario della Roma – Velletri c’è un occasione in più per salire a bordo del treno storico, che partirà alle 9.20 dal binario 24 di Roma Termini e arrivare a Velletri, quella di poter visitare la Basilica di San Clemente I P.M. e il suo bellissimo museo dove sono raccolte le testimonianze di un glorioso passato, legato alla storia della Diocesi Suburbicaria.
La cattedrale veliterna, è stata elevata dal Papa Pio VII, con lettera motu proprio del 2 Marzo 1804 al grado di basilica minore, la prima della chiesa universale. E’stata sede privativa del Cardinale Decano del Sacro Collegio fino al 1914. Tanti ed importanti sono stati i cardinali vescovi che fin dai tempi apostolici si sono succeduti sulla cattedra veliterna, ben 14 di essi sono stati elevati al soglio Pontificio.
E’ stata sede di conclave nel 1150 quando il collegio cardinalizio elesse il Vescovo veliterno Ubaldo Allucignoli che regnò con il nome di Lucio III. Il nuovo Papa non lasciò Velletri per due anni, durante i quali non volle nominare il suo successore al governo della diocesi. Quindi la cattedrale di Velletri è stata anche sede pontificia.
Tra i Cardinali Vescovi veliterni eletti papi vanno ricordati Giuliano Della Rovere (Giulio II il papa di Michelangelo) Paolo III (Farnese) Paolo IV ( Carafa) e per ultimo Joseph Ratzinger eletto con il nome di Benedetto XVI.
Il legame del Papa emerito con Velletri è profondo, grazie alla sua sollecitudine si sono realizzati numerosi interventi di restauro e riqualificazione tra questi il restauro del controsoffitto il nuovo organo elettrico e quella più importante la tarsia marmorea da lui voluta in occasione del 50 di sacerdozio celebrato a Velletri nel 2001 insieme al fratello Don George e l’allora arcivescovo Tarcisio Bertone.
Il museo diocesano, nato nel 1927 come museo del capitolo della cattedrale, conserva importantissime opere d’arte, vanno ricordate le due Madonne con il bambino di Antoniazzo Romano realizzate per la cattedrale la bella Madonna del Soccorso e la celebre immacolata commissionata al maestro romano quale ex voto per la cessazione di un contagio di peste.
Il pezzo cardine di tutta la collezione del museo è la celebre Croce Veliterna. Preziosa stauroteca dell’ XI secolo unica nel suo genere donata alla cattedrale da Rinaldo dei Conti di Ienne. La croce conosciuta universalmente è sempre avvicinata alle altre due stauroteche conosciute come la Croce Vaticana la prima e come Croce dei Guelfi la seconda. Rubata nel 1983 durante il colossale furto al museo è stata riconsegnata alla diocesi nelle mani dell’allora Cardinale Vescovo Joseph Ratzinger e del compianto vescovo ordinario Mons. Andrea Maria Erba.
Sono conservati in museo preziosi ed importanti paramenti sacri appartenuti al Cardinale veliterno Stefano Borgia, a Sua Altezza Reale il cardinale vescovo di Velletri Enrico Bendetto Clemente Duca di York, va ricordato lo splendido piviale rosso realizzato con il manto della Regina Maria Cristina di Savoia, donato dalla sovrana alla Madonna delle Grazie.
Tra i vasi sacri ricordiamo il pastorale appartenuto al cardinale Tommaso Ruffo di Calabria e i pregevoli calici dei cardinali Stefano Borgia e Bonaventura Cerretti. Fa bella mostra di se anche il magnifico busto di San Clemente patrono di Velletri opera di Giuliano Finelli primo allievo di bottega di Gian Lorenzo Bernini.
Nella cattedrale in una splendida cappella santuario è conservata la preziosa icona della Madonna con il bambino detta Madre della Divina Grazia, principale protettrice della città, solennemente festeggiata la prima domenica di Maggio con una monumentale processione alla vigilia. Devota della Madre della Divina Grazia era la grande Anna Magnani che ottenne per la sua intercessione la grazie della guarigione del figlio Luca dalla febbre poliomielitica.
Ben 21 papi e 7 Imperatori sono venuti al Santuario, tra questi vanno ricordati il Re Ferdinando delle due Sicilie che donò alla Madonna un prezioso ostensorio d’oro (oggi rubato) e il Beato Papa Pio IX che nutriva per la protettrice di Velletri tanto che venne più volte a venerala, voleva salire sull’altare per vedere da vicino i volti della madre e del Bambino. Anche Papa Pio IX volle donare alla Vergine un prezioso ostensorio argenteo (oggi rubato)
Importanti e preziosi gli ex voto che adorano la rizza con cui la preziosa icona viene vestita durante le solennità, ricordiamo tra i tanti le croci pettorali dei Papi Pio IX e Gregorio XVI, quelle dei Cardinali Clemente Micara e Vincenzo Macchi, quelle dei Vescovi Andrea Maria Erba e Giuseppe Marafini.
Purtroppo un ulteriore colossale furto avvenuto nel 1985 ci ha privato di numerose ed importanti testimonianze devozionali che la popolazione aveva donato alla sua protettrice dalla spoliazione francese al novecento, ma ciò nonostante anche se di fattura moderna oggi ci sono importanti oggetti di oreficeria sacra realizzati da maestri veliterni.
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