In riferimento alla “Lettera aperta al Commissario del Parco dei Castelli Romani”
In riferimento alla “Lettera aperta al Commissario del Parco dei Castelli Romani” pubblicata su alcuni giornali locali, si precisa quanto segue:
Sono disponibile a rispondere alle domande di singoli, associazioni e giornalisti circa i miei
obiettivi per questo Parco.
Ritengo, infatti, che non voler ascoltare cosa ho da dire, continuando a pubblicare polemiche fini a se stesse, sia fare il gioco di qualcuno che da tutto è spinto tranne che dall’interesse per lo stato di salute del Parco dei Castelli Romani.
Avrei ben accettato la lettera aperta quale contributo alla discussione e all’approfondimento di tematiche relative alla vita del Parco ma, per come è stata impostata, sembra essere rivolta più al Commissario precedente che non al sottoscritto, visto che ho assunto questo incarico soltanto il 5 agosto 2013.
Se, come sono certo, siamo tutti in perfetta buona fede, mi chiedo, e chiedo alle associazioni e personalità firmatarie della Lettera aperta, come sia possibile valutare l’operato di un Ente, di un qualsiasi Ente, in due mesi, e senza aver mai chiesto a chi quell’Ente è stato chiamato a gestirlo cosa sta facendo e farà.
Rinnovo, quindi, la disponibilità a incontrare chi voglia sapere da me cosa intendo fare per questo Parco e chiedo, a chi invece desidera dare i voti sul mio operato, o ascoltare il chiacchiericcio da bar, quantomeno di aspettare che la mia politica all’interno del Parco dia i suoi frutti. Poi sì, sarà lecito dire, criticare, contestare e, mi auguro, plaudere, sostenere e rilanciare.
Il commissario straordinario
del Parco dei Castelli Romani
Sandro Caracci
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento