In punta di spillo – ottobre 2012
Speranza
“…Questo paese, il tuo paese non è più un posto dove si possa stare con orgoglio… È un paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all’attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai… Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati…” Queste frasi sono tratte da una lettera provocatoria che il direttore generale della LUISS aveva fatto pubblicare su Repubblica nel novembre 2009. Sono ancora d’attualità.
Salvagente
Dopo essere affogato nel Mare della Corruzione (sulle carte geografiche bagna soprattutto le coste italiane), il satrapo gaudente cerca disperatamente di tornare a galla con uno slogan quasi simile a quello di qualche anno fa: «toglierò le tasse e l’IMU». Il precedente era: «meno tasse per tutti». I ‘tutti’ stanno ancora aspettando.
Consigli morali
Trent’anni fa (1958) i vescovi italiani della CEI (Conferenza Episcopale Italiana, che non era ancora strutturata come oggi) davano alcuni consigli morali per l’orientamento dei cattolici per le scelte dei politici. Tra le altre indicazioni ne scelgo solo alcune: «- la capacità, competenza e valida preparazione alla vita politica e amministrativa; – L’integrità della vita morale e la regolarità di vita familiare con esclusione anche, almeno per i nuovi candidati, di dicerie seppur difficilmente accertabili; – la coscienziosità scrupolosa di amministrazione, contro la quale starebbe anche il fatto di spendere il denaro pubblico sia pure in opere di beneficenza e di culto, ma nel solo distretto dei propri elettori, per assicurarsi il voto.» Altri tempi!? E fra non molto ci aspettano nuove elezioni.
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