In funzione il depuratore fognario di Mazzano Romano
La qualità delle acque del fiume potrà presto migliorare
È entrato in funzione il depuratore di Mazzano Romano, una notizia attesa da anni che accogliamo con molta soddisfazione. I lavori per la realizzazione della rete di collettamento del sistema fognario, attuati dal Comune, sono stati lunghi, resi difficoltosi dalla particolare configurazione del paese, ma anche dall’importanza archeologica e paesaggistica del territorio, che richiedeva di procedere con attenzione e cautela. Numerose sono state le interruzioni ai lavori, ma oggi l’impianto è stato completato e le pompe di sollevamento, che portano i liquami dal centro storico al depuratore, sono state attivate. Sono stati rimossi i due scarichi che sversavano nel Treja, sotto Mazzano, e nel Fosso di Pili, un piccolo affluente, che trasportava il suo carico inquinante e maleodorante proprio sotto uno dei principali sentieri escursionistici. Ma non era ovviamente un problema di sola immagine; il Treja, nonostante l’apparente integrità dell’ambiente in cui scorre, è un fiume inquinato. E non si tratta di un inquinamento recente, i primi dati da noi acquisiti risalgono al 1990 e testimoniavano già una pesante compromissione della qualità delle acque. L’ecosistema fluviale ne ha inevitabilmente risentito e gli effetti sulla biodiversità sono evidenti. La comunità di macroinvertebrati acquatici, ad esempio, componente vitale della catena alimentare degli ecosistemi di acqua dolce e garanzia per il mantenimento nel lungo periodo dell’intero ecosistema, risulta significativamente impoverita e costituita per lo più da specie poco sensibili e tolleranti.
Il sindaco di Mazzano, Angelo Mancinelli, saluta con compiacimento l’attivazione del depuratore: “una realizzazione attesa da anni e che corona un inteso lavoro dell’amministrazione comunale. Il suo significato va ben al di là di quello di un’opera pubblica, in quanto oltre a ripristinare nel tempo la qualità delle acque, recupera proprio il significato storico di vivibilità del fiume nella memoria dei mazzanesi. Il fiume per tanti ragazzi di un tempo era un mondo, un indimenticabile luogo di divertimento nei lunghi pomeriggi estivi.”
Il carico inquinante che interessa il nostro fiume è di tipo organico. Si tratta quindi di un inquinamento la cui eliminazione dall’ambiente, una volta rimossa la sorgente inquinante, avviene naturalmente grazie alla capacità autodepurativa degli ecosistemi fluviali, che attraverso una complessa serie di meccanismi fisici, chimici e biologici, riporta le acque al loro stato originario. L’eliminazione degli scarichi dei reflui di Mazzano rappresenta quindi un importante traguardo per il risanamento delle acque del Treja, e, grazie all’autodepurazione, gli effetti sull’intero ecosistema del fiume, a valle del paese, si vedranno probabilmente anche in tempi brevi.
“L’ambiente naturale migliorerà sicuramente di molto – osserva il Presidente del Parco Luciano Sestili – vogliamo che le acque, i pesci e le sponde del fiume tornino all’originaria integrità, di quando alcune famiglie di Mazzano vivevano addirittura di pesca. Un tempo lontano, ancora vivo nella memoria di tante persone, e che soprattutto potrà tornare.”
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