Impero Inca e i suoi misteri
Tutti gli anni, specialmente nella città di Cuzco e in tutta la sua Valle Sacra, a 110 km dalla capitale del Perù Lima i misteri delle culture inca continuano ad attrarre milioni di persone.
Machu Pichu, Moray, Tipon, Pisac e Tombomachay, oltre a Cuzco, sono i principali siti del percorso turistico che soddisfano differenti interessi dei viaggiatori; sia scientifici che religiosi, oppure ambientali e d’avventura o semplicemente di piacere. Cuzco, in passato capitale dell’impero Inca, è una vera torre di babele, dove popoli del mondo intero incontrano varie possibilità di ospitalità e di alimentazione. Nella lingua Quechua, il nome significa “ombelico del mondo”. Oggi, è un punto di concentrazione turistica da cui si parte per i diversi luoghi della cultura inca. Machu Pichu, a 150 km da Cuzco, è il sito archeologico più conosciuto dell’America del Sud. Quest’anno si commemora il centenario della scoperta del luogo, avvenuto grazie al nordamericano Hiram Bingham. Il 25 luglio del 1911 fece la sua prima spedizione, presentando al mondo le rovine dell’antica città. A 70 km da Cuzco, spunta Moray, considerato in questo periodo come il punto di maggior concentrazione energetica del pianeta terra. Se gli Incas avevano Cuzco come l’ombelico del mondo, oggi Moray è il veritiero ombelico spirituale, tanto potente è la sua irradiazione energetica. Al visitatore basta sintonizzarsi con la grandezza del luogo, formato da decine di cerchi concentrici semiperfetti, costruiti come se qualcuno dall’alto del cielo stesse orientando la sua edificazione. I misteri delle costruzioni Inca, formati dall’incastro perfetto di grandi blocchi di pietra nell’alto delle magnifiche montagne, sfidano la comprensione dei viaggiatori e fanno, di ogni luogo visitato, un forte motivo per tornarci. È questo il sentimento che nasce in tutti i visitatori della Valle Sacra degli Incas.
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