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Imogene Heap, appasionate liriche d’oltremanica al Circolo degli Artisti a Roma

Marzo 06
22:02 2010

0_9050_Imogene_HeapUn albero di legno bianco illumina il palco del Circolo degli Artisti di via casilina vecchia a Roma.

Tra gong, campanelli ed effimeri ed insoliti piatti luccicanti sotto i riflettori, si staglia un enorme pianoforte a coda totalmente trasparente dal quale si intravedono una miriade di sint e di apple mac, in una cornice di percussioni varie, tra vibrafoni, marimbas e tom tom.

Questo lo sfavillante proscenio dell’intenso concerto di Imogene Heap, nella serata di venerdì 5 nel club romano.

Direttamente dalla sua tourneè europea, sbarca in città questa estrosa e bellissima artista inglese di Devon, con a seguito un immenso pubblico che la segue ormai da anni, sin dai suoi esordi a fianco dei Frou-Frou, pop band inglese in auge qualche anno addietro.

Imogene Heap abbraccia la capitale per presentare il nuovo disco “Ellipse”, premiato ai Grammy Awards per la migliore ingegneria del suono, dopo i successi degli album precedenti come “I, Megaphone” e “Speak for Yourself”, travolgendoci con la sua onda onirica, carica di magie e altissime liriche.

Questo talento d’oltremanica, accompagnata dalla sua nuova formazione che trova, per la serata, la riservatissima Oli Langford al violino, vibrafono e percussioni e Leo Abrahams alla chitarra, ci travolge nelle sue romanticissime melodie tra il classico e l’elettronico, in un viaggio cantautoriale che la vede protagonista indiscussa delle composizioni e dei testi.

Virtuoso talento del piano, Imogene Heap si presenta al suo pubblico suonando ben cinque diverse keyboard, e coinvolgendolo con la sua vitalità esplosiva.

Alterna brani del nuovo disco a vecchi successi, muovendosi con disinvoltura sul palco e dando sempre del tu al pubblico, dialogandoci e facendolo partecipare direttamente all’esecuzione dei brani, come quando in un momento topico della session, chiama tutti a raccolta cantando insieme “Hide and Seek”, hit dell’album “Speak for Yourself”.

Una voce soffice, soave e dolcissima ci immerge in un mondo di suoni campionati al momento, da tutti gli infiniti giocattoli musicali tra cui si muove, mentre ci racconta le sue ballate d’amore.

Tra un pezzo e l’altro Imogene Heap ci parla, si racconta, in un rapporto quasi intimo con i suoi fan, spesso manda dietro le quinte gli altri ragazzi della band, per stringersi insieme ai presenti in liriche appassionatissime e suadenti.

Quasi due ore di spettacolo in cui questa nuova eroina del grande pubblico scarrella fuori gran parte del suo repertorio, dedicando ai romani anche qualche inedito, musicato all’istante dal genio artistico che le fa muovere le dita sui sintetizzatori. Dopo una serie infinita di bis, costretta a congedarsi dai severi sguardi dello staff organizzativo, ci lascia con la promessa di un imminente ritorno, con un pezzo di rock esplosivo abbracciando la sua roland e perdendosi in un’impressionante sequenza di scale.

Ancora una volta Roma torna dunque al livello internazionale con artisti di spessore,che si susseguono non solo sui grandi palchi ma anche sugli spalti più riservati in giro per i club della città. Non a caso il Circolo degli Artisti propone in cartellone per il mese di marzo altri buoni nomi del pop.

Tonino Carotone ci aspetta giovedì 11, gli americani Yeasayer apriranno la serata di sabato 13, mentre mertedì 23 ritroveremo la cantante folk Usa Josephine Foster, e giovedì 25 sarà la volta dei Notwist, band indie di Monaco.

Qualche info in più su Imogen Heap sul web all’indirizzo myspace.

 

 

 

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