Immagini di gladiatori tra decorazione e commemorazione
Il Direttore del Parco archeologico del Colosseo
Dott.ssa Alfonsina Russo
ha il piacere di invitarvi
Immagini di gladiatori tra decorazione e commemorazione
introduce
Alfonsina Russo
Direttore del Parco archeologico del Colosseo
interviene
Massimiliano Papini
Sapienza Università di Roma
Martedì 21 novembre 2023, ore 16.30
Curia Iulia
BIOGRAFIA
Massimiliano Papini, nato a Pisa il 14 luglio 1970, è Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza,” ruolo che ricopre dal 2008.
La sua formazione accademica all’Università degli Studi di Pisa, dove ha conseguito la laurea con specializzazione nell’ambito della scultura greca e romana. Oltre, al suo impegno accademico, Papini si è distinto anche come saggista, con opere di interesse divulgativo e articoli dedicati a Guido Reni e Giorgio de Chirico. La sua monografia del 2011 “Città sepolte e rovine nel mondo greco e romano” rappresenta una significativa esplorazione del tema. Inoltre nel libro “Munera gladiatoria e venationes nel mondo delle immagini” egli ha approfondito la figura del gladiatore.
Le sue pubblicazioni hanno trovato spazio in rinomate riviste di archeologia classica in Italia e all’estero. Inoltre, ha collaborato con il quotidiano “Il Manifesto” per la pagina culturale. Papini è coinvolto in diverse mostre, sia come autore di saggi nei cataloghi che come organizzatore di sezioni. Ha anche curato importanti mostre come “Roma. La pittura di un Impero” nel 2009 assieme ad Eugenio La Rocca.
La sua influenza nel campo dell’archeologia e della storia dell’arte è riconosciuta a livello internazionale, ed è un apprezzato traduttore di fondamentali opere scientifiche. Inoltre, da tempo collabora attivamente alla ricerca archeologica, con impegni presso gli scavi dei Castra Albana ad Albano Laziale e ulteriori studi nell’area capitolina in collaborazione con i Musei Capitolini. Dal 2022, partecipa agli scavi nel santuario del Bagno Grande di San Casciano, concentrandosi sullo studio delle numerose statue bronzee scoperte.
La sua dedizione riguardo la promozione dell’arte e dell’archeologia è un segno distintivo della sua carriera, evidenziato dai numerosi e diversi aspetti delle sue attività accademiche e culturali.
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