Il volto della Vergine di Petrella Guidi suggerisce nuove ‘indagini’
(Serena Grizi) Sotto trovate l’articolo sulla Vergine di Petrella Guidi nella chiesa di S. Apollinare, così chiamata per collegarla al grazioso e antico borgo che si trova isolato nella bella campagna del Montefeltro. La Vergine di S. Apollinare al Castello, ha ispirato ulteriori ricerche al nostro gentile lettore Giorgio L. che scrive:
«Gentile Sig.ra Grizi, come Lei sono molto rimasto colpito dal volto di questa Madonna. Ho fatto alcune ricerche e mi sono imbattuto in questo: (immagine a destra)
Fermo restando il rispetto delle iconografie delle molte Madonne della Misericordia (le più famose sono quelle del 1400), saio rosso dei penitenti e mantello blu, tipico della Vergine, su un articolo che parlava di una chiesa ipogea di Andria (Madonna dei Lagnoni), ho visto questa una Madonna della Misericordia di autore ignoto ma datata 1390, che si trova ad Assisi, in Santa Maria Maggiore. È coeva alla Vergine di Petrella Guidi, nella realizzazione delle vesti (stesso taglio dritto del collo, del saio etc) dei monili e della pettinatura e nello sviluppo rappresentativo. Il volto però è diverso: quella di Assisi è tipica di quel tempo, volto dritto per dritto; quella di Petrella è di un altro spessore, un ritratto attuale nella sua dolcezza e realismo, sembra quasi un fotoshop su un dipinto del 1300. Sottovalutata da tutti, a me ha provocato una folgorazione. Avanzo l’ipotesi che quantomeno l’artista ha visto Assisi o viceversa e azzardo un’iperbole: se fosse lo stesso artista? Prima Assisi poi la perfezione di Petrella! Tutto qui, volevo passarLe questa mia indagine e queste considerazioni dato che leggendola ho capito che anche Lei non è rimasta indifferente a quel volto dolcissimo di fanciulla.»
Della Vergine di Petrella Guidi pare sia difficile se non impossibile trovare una immagine stampata, io stessa non sono riuscita a scattare una foto a causa della scarsa illuminazione com’è accaduto anche al nostro lettore, che prosegue aggiungendo una sua condivisibile riflessione:
«Io ho solo un santino, anch’esso sfocato (immagine a sinistra). Non ho fatto foto perché il vetro di protezione era lercio e anche sull’affresco si vedevano notevoli tracce di sporco. In Italia di queste cose ne abbiamo tante, troppe e il rischio è di lasciare indietro opere “minori” come in questo caso. Gli Storici dell’Arte, come gli Archeologi, trovano impieghi diversi e un Paese come il nostro che potrebbe vivere solo di Arte e Cultura è diventato quello che è. Ad ulteriore corredo, sono sempre più convinto che l’autore sia il medesimo, ad Assisi doveva essere pragmatico rispettando i canoni imposti, a Petrella poteva sbizzarrirsi. Le invio la foto del santino che potrà confrontare con l’immagine di Assisi.»
La passione per l’arte pittorica, il particolare di un quadro o di un affresco che ci ha particolarmente colpito, incuriosiscono e ci spingono, a volte, a fare ricerche e addirittura ipotesi, come in questo caso, sul vero autore dell’opera in questione, che per ora resta ignoto. Ma non è anche questo speculare, cercare, immaginare, che mantiene la nostra storia dell’arte viva attraverso i secoli?
Immagini: Madonna della Misericordia di Assisi – Immagine web; Vergine di S. Apollinare al Castello (Petrella Guidi) – riproduzione libera Sig. Giorgio L.; Il borgo di Petrella Guidi nel riminese, immagine web
Leggi l’articolo:
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento