Il vertice di Bruxelles e la struttura evanescente dell’ESM
Il recente vertice europeo di Bruxelles ha stabilito che saranno cambiate le modalità in cui sono utilizzati i fondi salva-stati Esm ed Efsf. Il primo potrà ricapitalizzare direttamente le banche, sotto la vigilanza della Bce, senza più dovere dipendere dai Consigli dei ministri dei singoli Stati.
I fondi potranno poi essere utilizzati come “scudo anti-spread”, come proposto da Monti, così da aiutare quei paesi che hanno intrapreso un cammino di risanamento dei conti a non finire schiacciati dalla speculazione. L’operazione di lo spread dovrebbe passare attraverso l’attivazione dell’European Stability Mechanism (Esm) e in secondo luogo con un ruolo di vigilanza più accentuato da parte della magistratura europea. Inoltre, nelle operazioni di intervento sulle banche i titoli emessi e sottoscritti da privati non andrebbero più in seconda linea di pagamento come è accaduto finora.
Probabilmente questo accordo basterà a calmare lo spread. Però bisognerà certamente
lavorare bene per costruire il funzionamento di questo meccanismo e soprattutto per
dare all’Esm una dignità e una struttura che per ora sono ancora molto evanescenti.
Mario Pulimanti (Lido di Ostia -Roma)
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