IL VALZER DELLA VALUTAZIONE – LETTERA APERTA DI UN DIRIGENTE SCOLASTICO
Carissimi Amici di “I Care!” *, scusate se vi tedio con le mie incursioni, ma sono in quarantena cautelativa e cerco di ammazzare il tempo riflettendo e scrivendo interno al nostro cruccio comune: dove va la scuola?
Me ne offre lo spunto l’OM n. 172 del 4 dicembre 2020 emanata in corso d’anno scolastico e riguardante “Le Linee Guida per la formulazione dei giudizi descrittivi nella valutazione periodica e finale della Scuola Primaria”.
Con la scuola alle prese con la pandemia e la girandola aperture-chiusure, distanziamenti, riadattamenti edilizi, sedie a rotelle, lavoratori “fragili ” e nomine a raffica, segreterie bombardate da rilevazioni, pratiche pensioni, famiglie frastornate e alunni alle prese non DaD e DDI, ci mancava la ciliegina sulla torta: la reintroduzione dei giudizi descrittivi nella Scuola Primaria.
Vi risparmio qualche dotta e meno dotta argomentazione docimologica e la valanga di prese di posizioni che animano da sempre il dibattito pedagogico in materia. Non è questo il problema. Piuttosto, ritorno alla domanda tediosa che da tempo caratterizza le mie incursioni sulle vostre chat ed e-mail: è possibile concentrarci (benedetto DIO!) sulle priorità e risparmiarci girandole e acrobazie cervellotiche che non migliorano la scuola, ma la rendono sempre più distante dal vissuto quotidiano degli insegnanti, alunni e genitori?
È andato in soffitta, ormai, il primo quadrimestre, con una frequenza al rallentatore dei ragazzi e stiamo qui a trastullarci tra voti e giudizi. Capite, signori Governanti, che non è con i giudizi o i voti, come non è data dai banchi a rotelle o a monoposto, che la scuola si fa moderna e sprigiona qualità e competenza! Ci vogliono luoghi educativi sicuri e, soprattutto, INSEGNANTI, DIRIGENTI e ATA preparati e non raccattati alla meno peggio attraverso leggine, decreti salva scuola modello condono, sfilza di graduatorie di accesso dagli acronimi fantasiosi. Altro che voti e giudizi! Questi se sfornati ad ogni piè sospinto generano confusione e burocratismo noioso e sfibrante.
Percorriamo l’iter di questo stancante VALZER della valutazione.
In piena Prima Repubblica, era il 4 agosto 1974, il Governo a guida on.le Giulio ANDREOTTI, con MPI il democristiano on.le Franco Maria Malfatti (il presagio, direbbe l’amico prof. UGO MOLLICA, è compreso nel nome), mandava in soffitta i voti e facevano incursione nelle nostre scartoffie i giudizi.
Il triste presagio (balletto voti/giudizi) verrà ad attuazione dal lontano 1977, a fase alterne, per ben 8 volte.
Per 13 anni siamo stati lasciati in pace (chi ha la mia età questa girandola l’ha vissuta per intero), fino ad arrivare al 1990 quando, con la L. 148, il MPI on. Sergio MATTARELLA, l’attuale amato Capo dello Stato, avvia la revisione dei criteri di valutazione approdati tre anni dopo (MPI on.le Rosa Russo Iervolino) con l’introduzione dei giudizi semplificati a lettere: A, B, C, D, E.
Nel 1996 il Governo Prodi, MPI on.le Luigi Berlinguer, ripristina i giudizi (Ottimo, Distinto,Buono,Sufficiente e Insufficiente).
Nel 1999 sempre il MPI on.le Luigi Berlinguer abolisce la scheda nazionale di valutazione, perché ormai il mantra è la Scuola dell’Autonomia.
Nel 2003, ritorno al Governo del cav. On. Silvio Berlusconi, il MPI Letizia Moratti introduce il “PORTFOLIO DELLE COMPETENZE E GIUDIZIO, ANCHE, PER IL COMPORTAMENTO”.
Nel 2006, ritorno del centrosinistra guidato dal prof. Romano Prodi e il MPI on. Giuseppe Fioroni vara la “scheda fai da te”.
Nel 2008, ritorno al Governo del cav. On. Silvio Berlusconi, il marchio sulla scuola viene impresso dalla Riforma Gelmini che ripristina il voto.
Il Decreto “Buona Scuola” del Governo Renzi conferma l’uso dei voti e, per adeguarci al quadro europeo, ma solo a livello di valutazione, introduce la “certificazione delle competenze”.
In piena pandemia e tra un banco a rotelle e uno a monoposto, il Governo CONTE FORMATO DOUBLE FACE trova il tempo di propinarci la sostituzione dei voti con i giudizi e il 4 dicembre 2020, ad anno scolastico avviato a singhiozzo, la Ministra Lucia Azzolina emana le Linee Guida della valutazione descrittiva nella Primaria con le quali gli insegnanti e le segreterie sono alle prese in questo primo giro di boa dell’a.s. 2020/2021. L’attuale a.s., è bene sottolinearlo, verrà sicuramente collocato negli annali grigi della scuola italiana e mondiale.
È tedioso chiedere a chi ci dovrebbe governare di usare un minimo di buon senso?
Buon Fine Primo Quadrimestre a chi è in servizio!
* Associazione Museo della scuola – Locride
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