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Una regione che vanta 700 km di costa, e grandi montagne come la Sila, l’Aspromonte e il Pollino, con un’offerta apprezzata da turisti europei, cinesi e americani. Stiamo parlando della Calabria, che ha visto, lo scorso 2017, quasi 9 milioni di presenze turistiche, riconosciuta quale “perla nascosta d’Europa” persino da Mastercard, dal Telegraph e dal New York Times.

E davvero questa regione non finisce di stupire: il dato è stato confermato anche dalla recente BTM, la rassegna del Turismo Mediterraneo di Napoli, giunta alla sua ventiduesima edizione, dal 23 al 25 marzo. In questo prestigioso contesto, la Calabria è stata rappresentata da 60 operatori del settore, che hanno sostenuto quasi mille appuntamenti, suddivisi fra espositori e buyers.

Cifre importanti, supportate dal successo del suo stand, sempre affollato e fra i più apprezzati di tutta la Borsa. Estro, creatività, allestimento, inventiva, dibattiti ed ospiti d’onore sono stati i protagonisti della manifestazione, che ha visto fra le presenze prestigiose anche il ministro del turismo Argentino, Gustavo Santos.

L’ospite internazionale ha accettato l’invito dell’ente regionale calabrese, ottenendo la possibilità di conoscere una terra che, peraltro, ha offerto un enorme contributo al suo Paese in termini di emigrazione (su 900.000 italiani residenti in Argentina, almeno la metà è calabrese). Si è costituito un accordo nell’ambito delle due istituzioni, per agevolare la possibilità di quegli argentini, calabresi di terza generazione, di visitare la terra da cui i loro nonni emigrarono decenni prima.

Inoltre, in questa edizione, la Calabria ha rafforzato anche il legame con la Campania, già intrapreso negli scorsi recenti anni, tanto che il Presidente della Regione, Gerardo Mario Oliviero, ha avuto parole di estrema soddisfazione per il maturato rapporto fra le due importanti realtà del Sud, dichiarando testualmente “Questa edizione della BMT si conferma un’importante manifestazione fieristica di promozione della nostra offerta turistica”. Guardiamo con particolare interesse al mercato campano poiché, relativamente a quello italiano, è il primo mercato in termini di flussi verso la regione. Con i suoi quasi due milioni di presenze annue, la Campania rappresenta il 30% dei flussi italiani e quasi il 20% di quelli complessivi che scelgono come destinazione la costa e l’entroterra, i parchi naturali e, non ultima, l’enogastronomia per le loro vacanze”.

Uno degli obiettivi più incisivi è indubbiamente la destagionalizzazione dell’offerta turistica. Al fine di ottimizzarla, si punta alla proposta di attività sportive e culturali, come quelle, per esempio, della Riviera dei Cedri. Sfide importanti per la Calabria, che vuole incentivare nuove forme di fruizione e investimento, puntando sul patrimonio artistico, culturale e paesaggistico.

Infine, uno dei protagonisti più sorprendenti del padiglione Calabria: il Peperoncino. È stata infatti presentata la prossima edizione, la numero 26, del “Festival del Peperoncino”, che si terrà dal 5 al 10/9 a Diamante. Una manifestazione indubbiamente “piccante”, che per cinque giorni vedrà protagonista uno dei frutti più tipici di questa terra. La base sarà ovviamente gastronomica, ma si spazierà fino alla rassegna di cinema erotico e ad incontri riferiti agli effetti benefici del prodotto in campo medico. “Prima del festival la stagione turistica ad agosto si chiudeva”, ha dichiarato il fondatore dell’Accademia Nazionale del Peperoncino, Enzo Monaco. “Oggi invece la manifestazione fa da traino riempiendo di gente gli alberghi in un periodo considerato già bassa stagione”.

Che dire: con i giusti investimenti si prospettano anni d’oro per il turismo calabrese e di questo ne beneficerà l’intero comparto, incluse le numerose strutture turistiche del territorio tra cui i tanti villaggi turistici in Calabria sul mare che magari sfruttando proprio la destagionalizzazione potrebbero anche arrivare ad anticipare la loro apertura stagionale e posticiparne la chiusura.