Il the e le rose
Furon quelli del the e delle rose
i giorni costellati di sogni
mai vissuti,
infranti, ahimè, da chi sognare
non sapea che fosse.
Spirale di nebbia mi avvolge pietosa.
Accorato, s’apre un varco il ricordo.
Fragrante aroma d’ambrata bevanda
alle nari ritorna,
dolce la bianca meringa s’adagia
sul delicato azzurrino vassoio.
Le rose, le rose,
colore, profumo, malìa.
Qual tenero afflato, carezza di seta
al volto anelo proteso.
Il the, le rose,
i sogni miei negati,
nel cuor soffocati
da vil mano tenace
a gesti d’amor non adusa.
A nessun mai si neghino i sogni!
Ali son di farfalla, leggiadre.
Lievi si posano a schiudere
occhi serrati,
chiara riportan la luce a disfare
la trama che fitta
il buio solerte tesseva.
Il the, le rose,
i sogni miei…
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento