Il TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO alza il sipario con “Beati voi” del GRUPPO della CRETA
Teatro Biblioteca Quarticciolo
via Ostuni, 8
DA PERDERE LA TESTA
la STAGIONE 2023|2024
29 settembre | 23 dicembre
Ι trimestre
venerdì 6 e sabato 7 ottobre | ore 21.00
domenica 8 ottobre | ore 17.00
BEATI VOI
di Gruppo della Creta
drammaturgia Tommaso Cardelli, Alessandro Di Murro e Tommaso Emiliani
regia Alessandro Di Murro
musiche originali Enea Chisci
con gli attori del Gruppo della Creta
scene Paola Castrignanò
costumi Giulia Barcaroli
Si riparte! Il Teatro Biblioteca Quarticciolo alza il sipario con una nuova stagione, sul solco del lavoro intrapreso negli anni dall’attuale direzione e cioè di fare teatro per creare comunità, di decentrare la creazione artistica contemporanea per raccontare il presente attraverso spettacoli, performance, residenze, laboratori, incontri e una programmazione per le nuove generazioni in grado di creare una connessione sempre più vitale tra la comunità artistica nazionale, gli spettatori e il tessuto urbano e sociale in cui il Teatro opera.
«Sarà una “stagione da perdere la testa”», spiegano Giorgio Andriani, Antonino Pirillo e Valentina Marini alla guida del TBQ dal 2020. «Ispirandoci all’idea di cultura come fatto pubblico e collettivo, Da perdere la testa è soprattutto lasciare uno spazio sospeso, privo di giudizi, che va componendosi in una pluralità di voci e storie artistiche, grazie all’immaginazione libera di chi crea, di chi programma, di chi guarda. Da perdere la testa è accendere di vita la casa altrimenti disabitata dei teatri».
Il Teatro Biblioteca Quarticciolo è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura.
Per l’apertura di stagione venerdì 6 e sabato 7 ottobre alle 21 e domenica 8 alle 17 il Gruppo della Creta presenta Beati Voi che pensate al successo noi soli pensiamo alla morte e al sesso, scritto da Tommaso Cardelli, Tommaso Emiliani e Alessandro Di Murro, che firma anche la regia. Uno spettacolo irriverente che, partendo dalle opere di Juan Rodolfo Wilcock, uno degli autori più interessanti (ma dimenticati) della cultura italo argentina, grazie a dispositivi scenici efficaci, si prende gioco delle macerie della società dei consumi e deride l’evoluzione che punta solo al progresso tecnologico e che crea la falsa illusione di esserne tutti protagonisti.
Lo spettacolo, pur prendendo ispirazione dalla potenza immaginativa dalle opere di Wilcock, ha un’autonomia autoriale nel giocare intorno all’idea di un’epoca che grazie alla tecnologia, adesso identificata nei filtri dei social e nel metaverso, passando per le nuove Intelligenze Artificiali creative, ci illude di essere noi tutti protagonisti e autori di una società veramente diversa da quella del passato, che promette per ogni essere umano realizzazione e amore.
“Come per il percorso fatto con i racconti di Borges, noi ci nutriamo, come vampiri, del sangue di Wilcock per mostrare il nostro cuore ferito – si legge nelle note di presentazione dello spettacolo. Il Gruppo della Creta è in continua ricerca di pratiche e dispositivi scenici efficaci. Questa necessità, che ci ha portato in Argentina tra le finzioni di Borges, adesso ci mette a confronto con il caos di Juan Rodolfo Wilcock e le sue allucinatorie narrazioni. Mentre si leggono la raccolta di racconti Il Caos o il romanzo anomalo I due allegri indiani si ride di brutto. Si ride come si rideva da ragazzi mentre si leggeva Rat Man di Leo Ortolani, come quando si legge Agosto, moglie mia non ti conosco di Achille Campanile o si rivedono gli sketch dei Monty Python. Lo scrittore ci fa divertire mentre si prende gioco delle macerie della nuova società dei consumi e delle scienze, che nello stesso decennio il ben più noto Pasolini definiva e denunciava nelle sue opere. Questa demenziale genialità ci appartiene, la sentiamo nostra, possiamo entrarci in contatto. Anche noi, come l’autore, vogliamo liberare le nostre perversioni giocando con i nani assassini e i futuri impossibili, facendo scontrare il caos con la scienza e rimanere nudi di fronte a ipotetiche difese filosofiche”.
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Il Gruppo della Creta dal 2015 realizza spettacoli teatrali e progetti culturali collaborando con artisti emergenti impegnati nella ricerca di linguaggi scenici innovativi. Nel 2021 il Gruppo ottiene il finanziamento ministeriale come “Impresa di produzione teatrale Under 35” che viene riconfermato per l’intera triennalità 2022-2024. Nel 2019 decide di prendersi la responsabilità di riqualificare il TeatroBasilica (già Teatro Sala Uno) di Roma, per rispondere alla difficile situazione in cui versa la scena teatrale romana contemporanea. A partire da questo spazio prende vita la ricerca artistica della compagnia.
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Crediti
BEATI VOI
venerdì 6 e sabato 7 ottobre | ore 21.00
domenica 8 ottobre | ore 17.00
drammaturgia Tommaso Cardelli, Alessandro Di Murro e Tommaso Emiliani
regia Alessandro Di Murro
musiche originali Enea Chisci
con gli attori del Gruppo della Creta
scene Paola Castrignanò
costumi Giulia Barcaroliassistente alla regia Ilaria Iuozzo
organizzazione Bruna Sdao
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Biglietti
Intero 12€ – Ridotto 10€ (over 65, under 24, convenzioni)
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