Notizie in Controluce

 Ultime Notizie
  • ROMA METRO G ROMA METRO G,(PRES MUN VI): “PER CITTÀ 15 MINUTI NECESSARIO COLLEGARE TOR VERGATA AL FERRO” “L’area di Tor Vergata ospiterà una delle più importanti strutture di ricerca italiane: la Città...
  • Natale in Stazione: “la vigilia” IL RICORDO DELLA PRESENZA DI SAN GIOVANNI PAOLO II in attesa dell’apertura della porta santa Verrà esposto dietro una finestra del primo piano del fabbricato viaggiatori il bambinello de “Il...
  • Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi Velletri, lavori di adeguamento sismico presso la Scuola media De Rossi: l’Istituto non chiuderà La delibera approvata in Giunta rappresenta un passo significativo per la Scuola De Rossi, un istituto...
  • Velletri, laboratorio di decorazioni natalizie allestito l’albero di Natale presso il Palazzo Comunale Si è conclusa oggi un’iniziativa che ha unito i bambini delle scuole e gli anziani ospiti di alcune case di riposo, dando...
  • LETTERA DALLA TRINCEA AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE Egregio Ministro, Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti,  combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità....
  • Un collettivo di ricerca italiano per una riflessione costruttiva sul tema della carne coltivata Un collettivo di ricerca italiano per una riflessione costruttiva sul tema della carne coltivata a supporto di un processo decisionale ragionato  Una discussione interdisciplinare sul tema dell’agricoltura cellulare diventa una nota...

Il “talento sprecato” o la mercificazione del talento

Luglio 12
14:46 2024

In passato qualcuno mi ha rimproverato di avere sprecato il mio “talento”, di aver dissipato il mio ingegno e le mie qualità nell’arte della scrittura. È probabile che abbiano un po’ di ragione. Tuttavia, mi piacerebbe capire che cosa significhi “sprecare” un talento. Si intende, per caso, non saper sfruttare il talento creativo per fare soldi, ottenere successo e roba del genere? Ma da quando chi scrive bene riesce ad arricchirsi in un mondo come il nostro? In un’economia di mercato i profitti si ottengono solo vendendo merci ed i soldi si fanno con i soldi… degli altri! Se un talento fosse mercificato, nel senso di essere trasformato in una merce e, come tale, venisse messo in vendita sul mercato, ci sarebbero discrete probabilità di guadagnare, ma in realtà solo le briciole sarebbero destinate allo scrittore (a meno che non si tratti di Umberto Eco), mentre gli utili maggiori andrebbero a finire nelle tasche degli editori, i padroni assoluti dell’industria culturale. Nell’odierna società mercantile e consumista di massa, la cultura, l’arte, la poesia, la letteratura, sono vere e proprie merci da vendere e comprare, fanno parte integrante dell’industria culturale e dello spettacolo, sono talvolta esposte in televisione, in un salotto televisivo. In un mercato capitalistico i valori e i talenti in campo artistico e creativo, sono rinnegati, misconosciuti, umiliati, la qualità viene svilita per favorire altre proprietà, di tipo economico, ossia le caratteristiche di una produzione commerciale, come un manufatto che può essere venduto più facilmente, che gode del gradimento del pubblico e, pertanto, è fabbricato su scala industriale. Il sistema capitalista tende ad esaltare non i talenti e i valori autentici, bensì seleziona e premia altri prodotti cultuali, che assecondino le esigenze del mercato e del profitto, gli interessi materiali ed affaristici che non hanno nulla da spartire con la vera arte, l’estro creativo, l’intelligenza critica, la libertà del pensiero, la preparazione intellettuale e lo studio, la maestria. Sono convinto che, se per ipotesi nascesse un nuovo Dante Alighieri, un nuovo Giacomo Leopardi, un nuovo Michelangelo, insomma un nuovo genio dell’arte, o della poesia, probabilmente si farebbe già fatica a scoprirlo e a lanciarlo sul mercato, e nel caso si arrivasse a pubblicarne le opere, non riuscirebbero a riscuotere il meritato successo, mentre si continuerebbe a concedere spazio alle solite baggianate che si vendono a iosa. In altri termini, nel nostro tempo e nella nostra società non c’è spazio per il mecenatismo a favore dei grandi talenti dello spirito umano e non si potrebbe mai sviluppare un nuovo Rinascimento artistico e culturale pari a quello che rese splendido il periodo tra la metà del 1400 e la metà del 1500, poiché non godrebbe del supporto dei sponsor finanziari, degli editori e produttori televisivi, dei manager dell’industria e del mercato della cultura. Su questo punto non ho alcun dubbio, purtroppo.

 

 

Tags
Condividi

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Dicembre 2024
L M M G V S D
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”