Il surrealismo di Chagall in mostra all’Ara Pacis
In questi quadri “il tempo non ha sponde”, ecco una frase tratta dal titolo di un quadro degli anni trenta, significativa del percorso di questo artista, teso a rappresentare un mondo dove personaggi, animali, oggetti e lo stesso artista che si autoritrae, sono decisi a sfidare la forza di gravità e le leggi della fisica comune, per ricreare una realtà fatta di nuove dimensioni. Sicuramente due le linee cardine che guidano la mano del pittore, la prima è la religione ebraica, dalla quale l’artista proviene, che sarà la guida spirituale del suo cammino, la seconda è la Rivoluzione d’Ottobre, alla quale Chagall prese parte attivamente, e dalla quale trae l’ispirazione nel ripensare al moto che fa sì che le cose si capovolgano, prendano altre direzioni e con esse la società, il mondo, le idee, la vita stessa. Ogni immagine, ogni realtà rappresentata perde lo spazio ed il tempo comuni, per essere trasportata tramite l’uso sapiente del colore, in nuovi spazi dove si provano le brezza di dimensionalità metafisiche. Molta Francia, molti degli incontri e delle amicizie della vita parigina si rispecchia nelle pitture, che a tratti risentono delle influenze cubiste ed avanguardiste dovute alle frequentazioni con i tanti artisti vicini a Chagall. Un evento tutto da bere con gli occhi, ed al quale non mancare, tutti i giorni, tranne lunedì, fino al 27 marzo, presso il Museo dell’Ara Pacis, Lungotevere in Augusta a Roma. Tagliandi da 11 a 9 euro, info allo 060608.
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