Il sorriso di mamma
Difficile iniziare.
Che bello mamma ascoltare e leggere quanti si ricordano di te.
E allora parto da questo: dal ricordo comune di tutti quelli che ti hanno conosciuta.
Tutti, proprio tutti, non possono dimenticare il tuo sorriso.
Indelebile.
Quel sorriso, quella luce esteriore che partiva da dentro.
Cosa c’era dietro quel sorriso radioso?
Tu e papà, i mesi passati in ospedale per darci alla luce, il tuo preoccuparsi per tutti, il tuo amore per i tuoi figlioli a quattro zampe, la tua pazienza con i nonni, il tuo profondo affetto per i nostri amici che trattavi come nostri fratelli.
C’era il tuo incitamento alle nostre gare e nella vita di tutti i giorni, il tuo considerare figlie le nostre fidanzate.
C’era la passione per i gufetti, il tuo tifare per la Roma, in fondo soprattutto per noi.
C’era la tua paura di perderci, l’amore per i nipotini, la Cina e Barcellona .
C’era il Che Guevara e la prima pagina con la foto dell’uomo sulla Luna.
C’erano i libri letti e quelli che sognavi che scrivessi.
C’erano l’opera lirica e le canzoni d’amore.
C’erano Haudrey Hepburn e Stewart Granger.
C’erano le cose mai dette ma che sapevamo dai tuoi occhi.
C’erano la notte ed il giorno.
C’era la tua religione con gli Ufo, i gatti magici, la Befana, San Francesco, Gesù e la Madonnina, Papa Giovanni ma anche Buddha.
C’era soprattutto, l’amore immenso per papà.
Nel mondo dei ricordi, dei sogni ci rivedremo presto e spesso mamma, ma ugualmente ci manchi e ci mancherai.
Nell’altra vita, tra luci tutte uguali, ti riconosceremo subito: dal tuo sorriso mamma.
Quel sorriso che c’era e c’è e ci sarà sempre per noi.
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