Il senso della poesia oggi
Partecipati il dialogo e la discussione che ne sono seguiti: un’animata conversazione, durante la quale i pareri del pubblico hanno abbracciato in modo vario e intelligente la tematica, spaziando dal tutto al contrario di tutto. Rifacendosi al passato, ai classici greci, Maria ha puntato il dito sull’universalità delle opere di grandi autori che trascendono il periodo nel quale sono vissuti, rivelando la modernità dei loro scritti. In che modo la poesia è parte del mondo? Nell’attimo in cui attraverso il simbolo si passa dalla “parola” alla “non parola”, cogliendo la profonda realtà. La poesia non trasmette cronaca: legata al tempo in cui vive, si eleva strappando al poeta la propria “maschera culturale” e rivelando l’essenza della vita. Animato il dibattito emerso nel corso dell’incontro: si ci è domandato se la poesia possa essere o no associata all’analisi. Le parole puntellano l’anima e fanno emergere emozioni; che tutto ciò possa essere benefico per chi scrive e per chi legge è qualcosa che trascende dall’essenza della poesia, che ciascuno vive e prova a seconda delle proprie esperienze ed emozionalità. Si è anche posto l’accento sulla sacralità della poesia: in questo momento nel quale si tende a razionalizzare molto, il linguaggio dell’anima può favorire un dialogo universale, collegando l’umano al divino. Certamente, è scaturito dal vivace dibattito, non tutto è poesia: la rima “cuore-amore”, per esempio. L’espressione di quanto vibra in ciascuno di noi, a volte è utile soltanto a chi scrive, è liberatorio e si ferma là. Viceversa, la poesia innalza a universali il pensiero e il sentimento, prescindendo dal tempo, dal luogo e distaccandosi dalla realtà. In questo modo anche chi scrive, paradossalmente si avvicina a se stesso e nello stesso tempo a tutto ciò che lo circonda. Liberarsi dagli orpelli realistici, tralasciando i tecnicismi delle strutture linguistiche e letterarie necessarie ad apprendere – ma non a fare poesia – può renderne fluide l’elaborazione, la percezione e la fruizione. Si può cogliere così l’innocenza, quella stessa dei bambini che nei primi loro pensieri spontanei, come nel disegno infantile, lo scarabocchio, offrono se stessi senza preconcetti regalando tutta la loro ricchezza interiore. Così la poesia che lega e cattura, al di là del tempo e dello spazio: a saperla ben ascoltare e ‘vivere’, sa trasmettere armonia anche in una società come l’attuale, così impoverita di valori e sentimenti, delineando tra i versi, i tenui confini dell’anima.
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